Sanremo 2023: la prima serata registra quasi 11 milioni di spettatori. Blanco infuriato distrugge il palco.
Che sia stato un inizio esplosivo questo è indubbio; che il Festival di Sanremo sia un contenitore di buone e cattive azioni, questa è di ordinaria amministrazione, con cadenza annuale, ma alle polemiche e ai colpi di scena non ci si abitua mai.
Il Festival registra 10 milioni 757 mila spettatori, toccando il 62,4% di share.
Le canzoni in gara e la classifica.
Durante la prima serata si sono esibiti 14 cantanti, tra questi, premiati al voto, Mengoni, Elodie e Ultimo, che si aggiudicano le prime posizioni; nulla di eclatante da parte degli altri big. Delusione per la cantante memorabile Anna Oxa, che le aspetta un amaro ultimo posto.
La classifica provvisoria decretata dalla sala stampa prevede: al primo posto Marco Mengoni, 2) Elodie, 3) Coma Cose, 4) Ultimo, 5) Leo Gassman, 6) Mara Sattei, 7) Colla Zio, 8) Cugini di Campagna, 9) Mr. Rain, 10) Gianluca Grignani, 11) Ariete, 12) gIANMARIA, 13) Olly, 14) Anna Oxa.
L’inizio avanza patriottico, convincente e quasi commovente. Per la prima volta nella storia di Sanremo, a presenziare, Sergio Mattarella, garante di italianità e massimo esponente della nostra Costituzione. Per l’appunto, il Presidente della Repubblica si è fatto vessillo della ricorrenza del 75esimo anno della nostra Carta Costituzionale, omaggiata, a seguire, con un intramontabile Roberto Benigni, che non si è risparmiato a lodi in merito al nostro Paese, in particolar modo, con un occhio di riguardo all’art. 21 Cost, sulla libertà di parola e di pensiero.
La serata prosegue con gli impareggiabili conduttori, Amadeus e Gianni Morandi, abili intrattenitori e ormai veterani del palco del teatro dell’Ariston. Ad accompagnarli in questo viaggio sanremese, l’attesissima (amata ed odiata) Chiara Ferragni, emozionata, ma non troppo, per essere alle sue prime armi, da co-conduttrice.
Anche quest’anno, la sensibilità verso la donna e l’elogio della figura femminile, fisica e emotiva, non tarda ad arrivare, ma come si dice “il troppo storpia”, con il rischio che l’apologia del vittimismo possa diventare stucchevole e patetica.
Apprezzabile, il discorso dell’imprenditrice digitale, in merito alla posizione della donna nel mondo del lavoro, delle difficoltà che quotidianamente riscontra, e del ruolo di madre, che molte volte viene colto in modo troppo banale e semplicistico; peccato che siano parole già sentite e risentite, e data la creatività della Ferragni, ci saremmo aspettati qualcosa di più originale.
Il momento di Blanco e la” distruzione”.
Ma passiamo oltre, al momento “della distruzione”. Perché, come ha annunciato, il buon Gianni Morandi: “tanto domani si parlerà solo di questo”; ahimè, l’incitazione sulla donna e gli spazzi di patriottismo, si sono dissolti come polvere al vento, a causa del momento più triste della serata, l’ira del cantante Blanco, sfociata in una scena a dir poco imbarazzante, sul palco dell’Ariston, durante la sua esibizione.
Sembra che l’audio, in quell’istante, fosse sparito, e non potendo cantare, ha deciso di “improvvisare”, con una distruzione totale della scenografia, che gli era stata adibita appositamente, prendendola completamente a calci. Un atteggiamento che ha lasciato senza parole, sia il pubblico presente in sala, che non ha risparmiato al cantante, un fiume accorato di fischi, sia il pubblico da casa, che non ha esitato, nell’immediato, a commentare negativamente, sotto il profilo social di Blanco.
A far rientrare l’ira, portando una ventata di ironia, il mitico Fiorello che magistralmente è riuscito a stemperare l’episodio spiacevole.
Chissà cosa ci aspetterà nella seconda serata, ma chi ben comincia è a metà dell’opera; fino ad ora non sembra sia mancato nulla.
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