fbpx
CAMBIA LINGUA

Roma, alla Biennale MArtelive è il momento de Lo Spettacolo Totale

Dal 18 al 26 ottobre

Roma, alla Biennale MArtelive è il momento de Lo Spettacolo Totale.

Dal 18 al 20 ottobre è il momento del nucleo centrale del festival: MArteLive Lo Spettacolo Totale. Questo format storico che contraddistingue il festival sin dal 2001, è l’evento multi-disciplinare e multi-artistico che connota a pieno l’universo MArteLive: la simultaneità delle arti e il loro ibridarsi, sovrapponendosi, creano, infatti, un unico evento sinergico composto da più spettacoli in spazi diversi all’interno della stessa location, che quest’anno per la prima volta sarà il Qube di Roma dopo che per 20 anni la sua sede storica è stata l‘Alpheus/Planet.

Per l’occasione, sono stati coinvolti ospiti speciali – come i Management, Sick Tamburo, Post Nebbia, Bobo Rondelli, Studio Murena, Calzeeni, Antonio Rezza – e oltre 450 artisti nazionali e internazionali in concorso distribuiti nelle 16 sezioni artistiche che compongono l’evento: musica, dj e producer, teatro, danza, circo contemporaneo, letteratura, pittura, fotografia, illustrazione digitale, street art, scultura, artigianato, moda, video arte, cortometraggi, videoclip. I tre piani del Qube, dunque, vibreranno per tre giorni delle sinergie e connessioni performative di un evento che, simile, mai ha finora abitato i suoi spazi (del resto i posti non canonicamente deputati sono da sempre la mission MArteLive), e che, con l’alternarsi e la sovrapposizione dei moltissimi artisti coinvolti genereranno un qualcosa di unico e irripetibile, alla volta del “perenne mutare” della produzione artistica, giocando sugli spazi e sui piani della struttura stessa.

 

Se gli islandesi Múm, icona dell’indie elettronico europeo, hanno fatto da apripista alle preview della Biennale MArte Live, insieme al sold out dei Godspeed You! Black Emperor, il finissage è affidato, il 26 ottobre alla strepitosa alternative band statunitense inventrice del soul-grunge, The Afghan Whigs (con special guest Ed Harcourt). Tra gli eventi post Biennale, inoltre, gli Altin Gün, i Future Islands, Nada e i Melancholia.

Già dalla scorsa settimana, e fino al 23, a livello regionale sono partiti diffusamente i 13 progetti speciali/festival, espressione della multidisciplinarietà di MArtelive, inseriti all’interno del cartellone della Biennale MArteLive 2022 e organizzati in collaborazione con numerosi enti e associazioni del Lazio.

Street Art for Rights torna a Roma dal 15 al 30 ottobre 2022 per firmare la terza edizione e mettere a segno gli ultimi 8 dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’agenda ONU, continuando a raccontare e diffondere la cultura della sostenibilità attraverso la street art, manifestazione pubblica di un’arte che nasce nel paesaggio urbano e a esso appartiene.

 

Street art for RIGHTS nasce con l’intento di portare l’arte nei quartieri con contesti difficili della periferia di Roma e adotta i 17 Goals dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU come contenuto portante del proprio progetto.

Portare l’arte e la cultura in quei luoghi in cui donne e uomini, seppur privati della temporanea libertà, possano, attraverso la formazione, crescere dal punto di vista personale e artistico, a sottolineare come nessuna sbarra possa mai fermare la forza dell’ingegno di una creazione artistica.

È questo l’obiettivo di Disegna le tue idee – L’Arte non ha Sbarre, il progetto vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio – coordinato da Oriana Rizzuto e realizzato dall’associazione giovanile LiberaMente presieduta dall’attivista Leonardo Maria Ruggeri Masini – inserito all’interno della prestigiosa cornice della Biennale MArteLive, il festival multidisciplinare diffuso europeo che ha aperto i battenti il 15 ottobre a Roma.

Portare l’arte all’interno del carcere attraverso laboratori, confronti, lezioni pratiche e sviluppo di nuove idee creative è stato pertanto il primo vero obiettivo del progetto, vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio e patrocinato dal Garante dei Detenuti del Lazio; nella sezione femminile della Casa Circondariale di Rebibbia, dunque, nel corso di otto mesi di incontri, gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud hanno tenuto laboratori per le detenute, che si sono cimentate in numerose tecniche e nuovi modi di esprimersi attraverso l’arte.

A completamento di questo percorso didattico e umano, dal 10 al 25 ottobre questi due artisti ricreeranno, sia all’interno che all’esterno del carcere, in linea con il loro rispettivo stile espressivo e in collaborazione con le ragazze della Casa Circondariale di Rebibbia, i bozzetti ispirati ai pensieri, ai disegni e ai lavori eseguiti nel corso dei laboratori da queste donne, a sottolineare come le loro idee avranno vita al di fuori e le aspetteranno una volta scontata la propria pena detentiva.

 

Parallelamente, il rinomato street artist Jorit si cimenterà con un’opera su un muro del quartiere del Quarticciolo (in collaborazione con il Comitato di quartiere e gli abitanti), dedicato a una donna simbolo di lotta per i diritti dei più deboli: la politica, sociologa e attivista brasiliana Marielle Franco, assassinata da sicari proprio per il suo attivismo politico.

A unire le tre opere murarie sarà, dunque, il tema dei diritti umani, e in particolar modo delle donne, all’insegna del rispetto della persona, dell’autodeterminazione e della libertà, tematiche centrali e profondamente coinvolgenti, affrontate nel corso dei laboratori partendo proprio dalle esperienze dirette delle detenute.

Il progetto Disegna le tue idee – L’Arte non ha Sbarre è stato promosso nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio col sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, offerente un modello di co-progettazione tra istituzioni, magistratura della pena e terzo settore al fine di programmare politiche rieducative dei detenuti basate sul vettore dell’espressione culturale.

La premessa che ispira L’arte non ha sbarre, pertanto, è che dimensione culturale e dimensione sociale siano legate a doppio filo e possano esercitare un impatto positivo sulla vita degli individui e delle comunità.
Il progetto L’Arte non ha sbarre è un percorso di arte ed educazione artistica con le detenute della casa circondariale di Rebibbia, ed è inserito nel cartellone della Biennale MArteLive con il coordinamento di Oriana Rizzuto e le ScuderieMArteLive, curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per MArteSocial.

Roma, alla Biennale MArtelive è il momento de Lo Spettacolo Totale

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano