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Sparatoria in panetteria a Milano: il video che svela la fuga del figlio del fornaio.

Il figlio del fornaio fugge dopo aver esploso sei colpi contro due clienti, un morto e un ferito grave. I dettagli inquietanti dalle telecamere di sicurezza.

Sparatoria in panetteria a Milano: il video che svela la fuga del figlio del fornaio.

Un tragico episodio di cronaca nera ha scosso Milano: una sparatoria avvenuta all’interno di una panetteria in piazzale Gambara. La scena, ripresa dalle telecamere di sorveglianza, mostra il figlio del titolare, R.M., 21 anni, fuggire dal retro del locale dopo aver esploso sei colpi di pistola contro due clienti.

La sequenza degli eventi

Secondo quanto emerge dalle immagini di sicurezza, la sparatoria ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di sabato 15 febbraio. Alle 18:29, i primi colpi di pistola hanno risuonato nel piccolo panificio. Poco dopo, il giovane R.M. è stato ripreso mentre usciva in tutta fretta dalla porta di servizio, nascondendo la pistola dietro la schiena, infilata nella cinta dei pantaloni, e cercando di dileguarsi come un semplice passante.

Le vittime dell’agguato sono I.D., 49 anni, morto sul colpo, e P.K., 26 anni, gravemente ferito e attualmente ricoverato in condizioni critiche all’ospedale San Carlo. I due si trovavano all’interno del locale quando il giovane, presumibilmente in preda a un raptus di violenza, ha aperto il fuoco.

Sparatoria in panetteria a Milano: il video che svela la fuga del figlio del fornaio.

La preparazione e la fuga

Il video di sorveglianza rivela dettagli inquietanti: intorno alle 18:26, appena tre minuti prima della sparatoria, R.M. si sarebbe recato nel retro della panetteria per prendere una pistola calibro 38. Nello stesso spazio, secondo quanto emerso dalle indagini, il giovane custodiva anche uno storditore elettrico e una katana, un vero e proprio arsenale nascosto tra le mura del panificio di famiglia.

Dopo aver esploso i colpi mortali, R.M. ha cercato di far perdere le proprie tracce, ma le immagini del sistema di videosorveglianza lo hanno incastrato. Due giorni dopo, il ragazzo è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di omicidio, tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi.

Le indagini e il contesto

Gli inquirenti stanno cercando di far luce sulle motivazioni dietro il terribile gesto. Al momento, non sono chiare le ragioni che hanno spinto il figlio del fornaio a compiere un atto così violento. Si ipotizza un regolamento di conti o una lite degenerata, ma ogni pista rimane aperta.

Il quartiere di piazzale Gambara è stato sconvolto da questo evento. I residenti, increduli, raccontano di un locale frequentato da famiglie e lavoratori, un luogo dove nulla lasciava presagire una simile tragedia.

La comunità attende ora giustizia, mentre il panificio, teatro di questa drammatica vicenda, resta chiuso, avvolto in un silenzio surreale. Un episodio che lascia un segno indelebile, non solo nelle vite delle vittime e delle loro famiglie, ma nell’intero tessuto sociale del quartiere.

 

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