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Vicenza, dal 30 aprile la mostra “Romano Lotto. Nel segno del paesaggio” a Palazzo Chiericati

Negli spazi ipogei sino al 29 agosto 2021

Vincenza, l’aver affrontato in questi 12 mesi un periodo molto difficile per l’organizzazione di ogni manifestazione culturale non ha scoraggiato l’amministrazione comunale a progettare eventi, nella convinzione che la cultura abbia una sua insostituibile forza di contrasto nelle situazione di crisi.
Ne è nata una proposta culturale di sicuro valore, per la città, per quanti verranno a visitarla: la mostra delle opere di un artista vicentino, Romano Lotto, che nel corso della sua lunga carriera ha acquistato una consolidata fama nazionale.

L’esposizione, curata da Giovanna Grossato, nelle sale ipogee del Museo Civico di Palazzo Chiericati, che per l’occasione riapre con un nuovo allestimento, rientra nel progetto “Arte e Territorio” iniziato da questa amministrazione nel 2019 con tre personali di autori vicentini.
E’ organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con l’associazione VenetArt, il patrocinio della Regione Veneto e il contributo della Fondazione Roi.

La mostra “Romano Lotto. Nel segno del paesaggio” aprirà al pubblico venerdì 30 aprile fino al 29 agosto e si potrà visitare, per ora e fino a nuove disposizioni ministeriali, nel rispetto delle normative anticovid, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17 con ingresso gratuito. Sabato e domenica l’ingresso sarà solo su prenotazione.
L’inaugurazione, su invito, si terrà oggi, giovedì 29 aprile, alle 18.

“L’inaugurazione di questa antologica del pittore Romano Lotto – dichiara il sindaco Francesco Rucco – oltre a confermare l’attenzione dell’amministrazione nei confronti della pittura come espressione artistica, riconoscendone il valore assolutamente non secondario nella vita culturale, offre un’ulteriore testimonianza del ricco patrimonio contemporaneo presente nel territorio e si pone come evento che, dopo mesi di chiusura forzata dei musei a causa dell’emergenza sanitaria, riapre le sale ipogee di Palazzo Chiericati con una nuova proposta museografica”.

“E’ particolarmente significativa questa mostra di Romano Lotto a Palazzo Chiericati, che assume il valore simbolico di un dono reciproco tra lui e la città – prosegue l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Vicenza dove è nato artisticamente, seguito nei suoi approcci vocazionali alla pittura da alcune figure di grande spessore e in compagnia amicale e di condivisione artistica con un gruppo di altri interessanti artisti; Vicenza da dove è partito per esplorare, con raggio d’indagine e di scoperta sempre più largo, un universo artistico in grande espansione”.

“Romano Lotto. Nel segno del paesaggio” racconta, con un percorso di più di quaranta opere pittoriche – olio su tela – l’attività dell’artista che, specialmente attraverso il tema del paesaggio, esprime con un linguaggio contemporaneo la prorompente forza presente negli ambienti naturali ed extra urbani dei luoghi che lo hanno visto crescere artisticamente: dopo Vicenza, in cui ha avuto la sua formazione, Roma – dove, a partire dal 1972 ha tenuto la cattedra di discipline pittoriche presso licei artistici – e Venezia in cui continua a vivere e lavorare per lunghi periodi dell’anno.

La selezione esposta include alcuni lavori artistici, a partire dalla fine degli anni ’60 fino a quelli più recenti, alcuni dei quali inediti, dell’ultimo quinquennio.
Con la vitale e appassionata consapevolezza della irriducibilità della vita dei luoghi, la pittura di Romano Lotto testimonia l’urgenza della vita e della natura che in ogni momenti si mostra a riprendere il proprio cammino, nonostante tutto, a ritentare l’avventura, a ritentare le prove di bellezza presenti ovunque, a saperle cogliere e a volerle dipingere.
Molto significativa è la rappresentatività che il lavoro di Lotto possiede in relazione non solo alla tradizione della cultura pittorica veneta nelle sue varie stagioni, ma anche alla storia recente della pittura contemporanea, il cui coinvolgimento e vigoroso colorismo si riconosce, appunto, figlio di un ductus pittorico profondamente innervato nella cultura figurativa veneziana e veneta.
La forza dell’opera di Lotto si avvale soprattutto di un’estrema essenzialità formale che deriva al pittore anche da una elaborazione dell’espressionismo e dei linguaggi astratti, oltre che della sua innata e non comune capacità di percepire ed esprimere, appunto, il colore – sia naturale che psichico – rendendolo protagonista, morfema lessicale del proprio codice artistico.
Il percorso di questo pittore è tutt’altro che semplice: partendo dalla provincia (Dueville) ha saputo nutrirsi di ogni sollecitazione presente nella temperie culturale del dopoguerra, ricca di fermenti e di volontà innovative; ha colto ogni stimolante opportunità offerta da molti interessanti mutamenti del linguaggio pittorico, a partire dagli anni Sessanta ad oggi, spostandone alcune istanze fondamentali, senza tuttavia mai abbandonare del tutto la relazione con il dato oggettivo, e soprattutto attraverso il tema del paesaggio.
Dopo aver lasciato Vicenza per Roma, pur mantenendo sempre legami con Venezia e il Veneto, Romano Lotto ha avuto modo di immergersi nella ricca temperie artistica di entrambe queste realtà, romana e veneta, approfondendone le dinamiche culturali durante un periodo che dalla fine degli anni ’50 a tutti gli anni ’80, si configurava culturalmente assai vivace e variegato.
Nel corso della mostra, accompagnata dal catalogo ragionato (20 euro) contenente tutte le opere esposte e anche da un piccolo catalogo destinato ai giovani e giovanissimi visitatori (gratuito), verrà organizzato un incontro con l’autore che potrà raccontare al pubblico la sua storia pittorica e le relazioni intessute con significative figure della cultura – locale e non – che lo hanno incoraggiato ad intraprenderla.

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