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Salute mentale: una Biblioteca vivente per Milano

Il prossimo 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della Salute mentale, che quest’anno ha per tema la dignità e un primo aiuto psicologico per tutti. Quello del disagio mentale è ancora oggi un tema spesso non adeguatamente ascoltato, visto con paure e pregiudizi, che impediscono a chi ne soffre di accettarsi ed essere accettato grazie a percorsi di sostegno e di uscita dall’isolamento personale e sociale. Il disagio mentale non riguarda solo la malattia mentale vera e propria, ma include una fascia di popolazione molto più ampia affetta da disordini che colpiscono la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva delle persone: depressione, attacchi di panico, ansia, bulimia e anoressia.

In tale occasione, dunque, il Comune di Milano, Coordinamento milanese del Terzo e Quarto Settore e Dipartimenti di Salute mentale degli ospedali milanesi hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sul tema.

Le iniziative si svolgeranno in momenti e luoghi diversi, dal centro alle periferie. Il cuore dell’evento si svolgerà domenica 9 ottobre dalle 14.30 alle 19.30 in piazza Scala presso le Gallerie d’Italia con “Biblioteca vivente e Disagio psichico”:saranno le persone con un disagio nella sfera della psiche, i loro familiari, il personale sanitario, a diventare per un giorno Libri Umani. Ci sarà Daniel, che ha trovato tra le stelle e Azimut un rifugio contro i cattivi ricordi del bullismo subito a scuola. E poi Cristina, con la sua scatola dei pensieri. E ci sarà Fabiola, capace di risorgere come la Fenice dagli attacchi di panico e dall’ansia: solo alcuni dei 20 libri di Biblioteca Vivente.

Le risorse complessivamente stanziate dal Comune per l’area Salute mentale, in seguito all’approvazione del Patto della Salute mentale, deliberato in Giunta il 17 aprile 2014, sono di 3,9 milioni di euro, ripartite tra il Fondo sociale, interventi continuativi con i dipartimenti di Salute mentale e “residenzialità leggera” (abitare in appartamenti, anziché in comunità). “Un investimento di 3,9 milioni di euro, – comunica l’assessore alle Politiche sociali Majorino – progetti e servizi negli ambiti dell’abitare, del lavoro, del sostegno al reddito e della lotta allo stigma, certi che il disagio mentale vada affrontato e curato dando un sostegno concreto ai malati e alle loro famiglie. Grande importanza in tutto questo ha l’informazione. Sapere a quali servizi rivolgersi e a chi chiedere aiuto è fondamentale per compiere il primo passo e uscire dall’isolamento e dalla paura che la malattia mentale o le sue prime avvisaglie creano.”

Articolo di Cecilia Canzian

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