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Rovigo, “Vedere la musica. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie”: presentato oggi il nuovo grande evento culturale

La mostra a Palazzo Rovella dal 24 aprile al 4 Luglio

Rovigo, un nuovo grande evento culturale apre i battenti a palazzo Roverella. E’ stata presentata oggi in diretta streaming, la mostra: “Vedere la musica. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie”.
Il tema dei rapporti tra la musica e le arti visive nell’età contemporanea ha conosciuto negli ultimi decenni una rinnovata fortuna critica, ma non è stato oggetto di mostre importanti, in grado di presentare l’argomento nei suoi aspetti fondamentali. A colmare questa lacuna è la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con l’Accademia dei Concordi e il Comune di Rovigo, con questa grande mostra in programma a Palazzo Roverella dal 26 aprile al 4 luglio, affidata alla curatela di Paolo Bolpagni.
Una mostra che racconta la lunga storia di relazioni, intrecci e corrispondenze. Evidenziando le infinite, originali sfaccettature delle interazioni tra l’elemento musicale e le arti visive. Proponendo esempi emblematici di entrambe le arti, creando così una mostra-spettacolo di assoluto fascino.
“Un evento attesissimo – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo oggi in occasione della presentazione, tenutasi a palazzo Roverella e in diretta streaming -, che segnala la ripartenza dopo mesi molto complicati, che la nostra città ha vissuto insieme a tutto il Paese. Una proposta che dal punto di vista culturale completa la straordinaria qualità delle iniziative portate avanti dalla Fondazione Cariparo, in particolare nell’ambito delle mostre di palazzo Roverella. E’ una mostra coraggiosa che mette insieme mondi duramente colpiti in questi mesi. E’ un segnale importantissimo, facciamo ripartire la nostra città, diamo una speranza a tutte le persone che hanno sofferto in maniera particolare, lavorando nell’ambito del teatro, della musica e delle arti visive. Finalmente possiamo ripartire e con gioia e grande senso di ottimismo, siamo pronti ad inaugurare questa iniziativa”.
È il racconto di relazioni, intrecci e corrispondenze tra l’elemento musicale e le arti visive. A partire dall’affermazione, alla fine del XIX secolo, in tutta Europa, di un filone pittorico ispirato alle opere di Richard Wagner. Nel 1902 la Secessione di Vienna dedica una mostra a Ludwig van Beethoven. Con l’arrivo delle avanguardie, poi, soprattutto dagli anni Dieci del Novecento, i suoni di Johann Sebastian Bach diventano modello e paradigma per la pittura di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri. E via via, passando per il Cubismo, il Futurismo, il Neoplasticismo, fino al Dada e al Surrealismo, la musica si conferma un riferimento assoluto, divenendo centrale in Kandinskij e Klee, non meno che per altri protagonisti delle avanguardie europee. Esempi emblematici di questa “fusione delle arti” creano una mostra-spettacolo di assoluto fascino.
Oltre al sindaco Gaffeo erano presenti: Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Giovanni Boniolo, presidente dell’Accademia dei Concordi e Paolo Bolpagni, curatore della Mostra.

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