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REGALO DI NATALE AL TEATRO MANZONI DALL’11 AL28 GENNAIO 2018

REGALO DI NATALE con Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase | al Teatro Manzoni dall’11 al 28 gennaio 2018
Recensione di Laura Marinaro

Le dinamiche che si sviluppano al tavolo del poker dalla sfida per il potere, a quella contro sè stessi. Questo il senso del testo di Sergio Pierattini, messo in scena a teatro da Marcello Cotugno del celebre cult di Pupi Avati ERegalo di Natale uscito nel 1986.
La trama è la stessa di allora, quello che cambia sono i volti degli attori e la contemporaneità. Ma le crisi economiche ed esistenziali dei protagonisti sono le stesse, così come il senso dell’amicizia prima ritrovata e poi tradita. In una villa, dove, la notte di Natale, quattro amici che non si vedono da dieci anni incontrano quello che è designato ad essere il “pollo” da spennare: l’avvocato Sant’Elia, un uomo sulla sessantina, ricco e ingenuo, che sembra addirittura trovare consolazione nel perdere.

In realtà è il presunto “pollo” a trovarsi di fronte quattro uomini che nella vita hanno giocato col destino e che, in un modo o nell’altro, hanno perso. Franco, imprenditore di multisale in declino, spera nella serata per ripagare i suoi debiti; Ugo, con cui Franco non parla da dieci anni, finge di essere al tavolo solo per far pace con l’amico a cui ha portato via la moglie; Lele, giornalista in eterna bolletta, vive all’ombra di Franco di cui cerca costantemente di conquistarsi i favori, e approda alla villa per cercare di dare un senso alla pochezza della propria esistenza; Stefano infine, simbolo di un’italianità costretta ad arrangiarsi (anche valicando il limite della legalità) spera in questo incontro per risolvere i propri problemi economici.

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Originariamente ambientato negli anni ‘80, il testo è stato trasposto nel 2008, anno in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, la rincorsa alla chimera dei soldi facili diventa sempre più affannosa: il gioco d’azzardo vive una stagione di fulminante ascesa, e – dalle slot che affollano i bar e al boom del poker texano – si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato.
I soldi facili sono l’utopia inseguita anche dai nostri protagonisti, in un crescendo di tensione che ci rivela mano dopo mano come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches e come in questa notte di un Natale triste – illuminata da uno striminzito albero sullo sfondo – anche chi vince resta sconfitto.

Lo spettacolo teatrale è ben architettato tra monologhi e dialoghi corali che danno il senso dell’amicizia in tutte le sue sfaccettature, anche quella più falsa e ipocrita. La verità non viene mai svelata e resta sempre sospesa sul tavolo da gioco intorno al quale l’azione scenica, che vi aspettereste statica, invece si fa dinamica, a tratti persino divertente grazie alla maestria di grandi attori.
Non è mai facile portare un testo cinematografico nella concretezza del teatro, non ci sono le soggettive e i primissimi piani del cinema sul palcoscenico. Tuttavia gli attori e il regista ci sono riusciti appieno, regalando emozioni, risate e molti spunti di riflessione sulla vita e sul suo valore coinvolgendo il pubblico come solo il teatro sa fare.

LA PROSA

Dall’11 al 28 GENNAIO 2018

GIGIO ALBERTI, FILIPPO DINI, GIOVANNI ESPOSITO, VALERIO SANTORO, GENNARO DI BIASE

REGALO DI NATALE
di PUPI AVATI

Adattamento teatrale SERGIO PIERATTINI

Regia MARCELLO COTUGNO

Aiuto regia Beatrice Tomassetti

Scenografia Luigi Ferrigno

Costumi Alessandro Lai

Luci Pasquale Mari

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

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