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MILANO, UN DUETTO PER RICOMINCIARE

Milano, al via il festival Milano Arte Musica che vede  un cambio di testimone da Maurizio Salerno a Maurizio Croci nel concerto tra Bach e Händel.
Saranno proprio questi due personaggi, non piu’ un’orchestra barocca ad inaugurare l’edizione con un duetto agli organi gemelli di Santa Maria della Passione. Una novità
motivata non solo dallo stravolgimento del cartellone imposto dalle misure anti-Covid:
Salerno ha ceduto la direzione artistica a Croci. «Siamo amici da tanti anni e abbiamo spesso suonato assieme; sempre più impegnato con i Pomeriggi Musicali, Salerno mi ha proposto di continuare il suo lavoro con il festival; con ciò che è successo non c’è stata la possibilità di presentare pubblicamente il passaggio e l’edizione 2020, così questo concerto sarà la nostra conferenza stampa», sorride Croci.
La proposta,  arrivata a fine 2019, non avrebbe mai pensato ad un debutto così complicato : «Il primo anno si eredita un cartellone già pronto e così avrebbe dovuto essere, poi tutto è stato travolto e stravolto e ho dovuto già dare un mio indirizzo a questa edizione».
Il secondo appuntamento (domenica) indica una delle traiettorie: «Sarà “Pierino e il lupo” di Prokofiev, pensato con Fantateatro e accompagnato dai due organi di Santa Maria della Passione; vorrei intercettare i più giovani grazie a incontri con gli esecutori, introduzioni ai concerti e serate costruite per loro».
Sarà proprio Croci a presentare, dopo svariati studi musicali e musicologici, questo leit-motiv  il 18 agosto: «Studiando la Milano spagnola del 1548 ci siamo imbattuti nella testimonianza di un cronista che assistette a un concerto per tastiera e vihuela, uno strumento a pizzico allora
molto in voga, definendolo la più stimolante esibizione che avesse mai ascoltato; lo rievocherò al cembalo insieme con la vihuela di Evangelina Mascardi».
L’unica orchestra sarà l’Accademia dell’Annunciata, che il 12 agosto accompagnerà il soprano Carlotta Colombo in arie e cantate di Händel, Vivaldi e Caldara; ma non mancheranno stelle internazionali e blasonati gruppi da camera. «Tutti hanno mostrato sensibilità e comprensione del momento che loro per primi si trovano ad affrontare; ad esempio accettando di raddoppiare il programma, eseguendolo nel pomeriggio e alla sera per ovviare alle capienze ridotte; e un gigante come Christophe Rousset, che avrebbe dovuto tornare con i suoi Talents Lyriques, ha voluto venire comunque e gratuitamente; lunedì prossimo confronterà al cembalo Couperin e Bach».
Altri nomi altisonanti sono quelli del clavicembalista Rinaldo Alessandrini, atteso il 3o con Bach accanto al violinista Boris Begelman, e del violinista Stefano Montanari, in recital il 29 agosto. Due giorni dopo, gran finale con l’ensemble Pian & Forte diretto da Antonio Frigé in «S’ode a destra uno squillo di tromba – A sinistra risponde uno squillo» sulle note di Frescobaldi, Händel e Vivaldi.

Articolo di Enrico Parola:

 

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