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“Gli ultimi giorni di Van Gogh” in arrivo nei teatri lombardi

Uno spettacolo scritto e diretto da Marco Goldin

“Gli ultimi giorni di Van Gogh” in arrivo nei teatri lombardi.

 

Un grande successo di pubblico ha salutato dapprima la data zero dello spettacolo a Salsomaggiore Terme, e successivamente la prima nazionale al Duse di Bologna e gli appuntamenti seguenti al Teatro Filarmonico di Verona e al Teatro delle Muse di Ancona, sempre con 1000 e più spettatori a teatro. Domenica 20 lo spettacolo è andato in scena al Teatro Colosseo di Torino.

Le prime 11 date sono in calendario nei mesi da novembre a gennaio, per una tournée che continuerà per tutto il 2023, ripartendo da marzo, sull’intero territorio nazionale, con nuove date in continuo incremento, a seguito proprio del successo dello spettacolo, che anche stampa, televisioni e radio stanno recensendo in modo molto positivo. Protagonista Marco Goldin in “Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato”, che trae spunto dall’omonimo romanzo edito da Solferino.

La tournée – prodotta e distribuita da International Music and Arts – arriva in Lombardia con due serate: il 23 novembre a Bergamo al Creberg Teatro, ore 21 e il 29 novembre a Milano al Teatro Lirico “Giorgio Gaber”, ore 20.45. Seguiranno poi, in questa prima fase, Udine, Padova, San Donà di Piave e Trieste.

“Gli ultimi giorni di Van Gogh” fa parte di un vasto progetto dal medesimo titolo, costituito dal romanzo, dalle cinque puntate che hanno inaugurato il canale podcast dello studioso trevigiano e ovviamente la rappresentazione teatrale con il contributo eccezionale determinato dalle musiche di Franco Battiato.

Seguendo il ritmo del suo romanzo uscito due mesi fa, Goldin sale sul palcoscenico per raccontare, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane della vita di Vincent van Gogh.

Nel libro, alla base dello spettacolo, egli immagina che Van Gogh avrebbe potuto tenere un diario proprio in quelle settimane finali e per questo gli presta la sua voce. Ovviamente mai staccandosi dai fatti realmente accaduti, eppure dilatando molti vuoti e altrettanti silenzi del pittore. In quelle settimane conclusive l’artista olandese scrive tra l’altro un numero minore di lettere rispetto al solito e parla di meno della metà degli oltre settanta quadri che realizza. Il romanzo e lo spettacolo sono quindi un continuo gioco di specchi e di rimandi, tra i colori, le parole e i silenzi nei quali quasi si adagiano le musiche di Battiato.

Quel diario (“un quaderno un po’ lacero, di pelle verde scura, con dei ricami dorati e il dorso nero”) viene ritrovato casualmente da Arthur Gustave Ravoux, il titolare della locanda nella quale Vincent vive tra la fine di maggio e la fine di luglio del 1890. Mancano due settimane alla morte del pittore e Ravoux sale nella sua camera nel sottotetto per rifargli il letto e trova il cassetto dello scrittoio appena accostato. Lo apre e scopre quel diario di cui nessuno conosceva l’esistenza, ma non lo dice nemmeno a Theo.

Da questo espediente narrativo parte anche l’azione teatrale, nel parlare quasi tra sé e sé che Goldin fa come fosse colui che accompagna Van Gogh, e dunque osservandolo lo racconta. Tutta la scenografia punta moltissimo su un effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, i loro particolari e anche fotografie d’epoca. Oltre a una nutrita e suggestiva parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh a Auvers, ma anche in Provenza, tra Arles e la pianura della Crau, le amate Alpilles e l’istituto di cura per le malattie mentali di Saint-Rémy nel quale scelse di stare per un anno, tornando indietro fino al natio Brabante. Si tratta di un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. Da assaporare restando seduti a teatro, “immersi” dalle immagini rilanciate sui tre schermi posizionati sul palcoscenico, con proiezioni laser di altissima definizione. Le riprese dei luoghi sono state realizzate in Olanda, Belgio e Francia da Luca Attilii e Fabio Massimo Iaquone. Il montaggio e le straordinarie animazioni video sono di Alessandro Trettenero.

A trasmettere l’atmosfera spirituale, eppure densa della carne e dei sogni della vita di Van Gogh, contribuiscono le splendide musiche di Franco Battiato, eccezionalmente concesse per questa occasione. Sono tratte per metà dal suo “Gilgamesh”, uscito giusto trent’anni fa, poi dal “Telesio” e da quell’album così particolare e nuovo che fu il “Joe Patti’s experimental group”. Battiato amava Van Gogh e davanti alle sue opere si trovava a parlarne proprio con Marco Goldin.

Un continuo di emozione, sino alla scena conclusiva, quando Van Gogh, sul punto di morire, rivede come in parata, accanto a Theo che gli tiene la mano, il suo passato colmo d’incanti.

Lo spettacolo “Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato”, gode del sostegno di Gruppo Euromobil dei fratelli Antonio, Gaspare, Fiorenzo e Giancarlo Lucchetta, che dichiarano: “Siamo veramente felici di tornare ad appoggiare, dopo alcuni anni, un nuovo lavoro di Marco Goldin. Gruppo Euromobil è stato al suo fianco per molto tempo nella lunga stagione delle grandi mostre in varie città italiane, ma non l’aveva mai fatto per un progetto teatrale. L’importanza di questo spettacolo, che sarà per oltre un anno in tournée con decine di date, e viene arricchito tra l’altro dalle musiche meravigliose di un maestro quale Franco Battiato, ci ha mosso in modo naturale a riprendere un cammino insieme. Infatti, la bellezza che si manifesta attraverso l’antica arte del teatro rimane per noi qualcosa di magico, fonte di emozione perenne. Proprio quello che ci ha spinto a legare, fin dal principio, il nome di Gruppo Euromobil alle forme più alte della cultura”.

Queste le prime undici repliche: 

  • 5 novembre, Salsomaggiore Terme (PR), Teatro Nuovo (data zero), ore 21
  • 10 novembre, Bologna, Teatro Duse, ore 21
  • 13 novembre, Verona, Teatro Filarmonico, ore 18
  • 15 novembre, Ancona, Teatro delle Muse, ore 21
  • 20 novembre, Torino, Teatro Colosseo, ore 18
  • 23 novembre, Bergamo, Creberg Teatro, ore 21
  • 29 novembre, Milano, Teatro Lirico “Giorgio Gaber”, ore 20.45
  • 30 novembre, Udine, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21
  • 2 dicembre, Padova, Gran Teatro Geox, ore 21.15
  • 7 dicembre, San Donà di Piave (VE), Teatro Astra, ore 21
  • 17 gennaio, Trieste, Politeama Rossetti, ore 21

Per informazioni e biglietti: www.internationalmusic.it

"Gli ultimi giorni di Van Gogh" in arrivo nei teatri lombardi

 

 

 

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