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Trieste, scatti fotografici e reperti storici del patrimonio regionale a Palazzo Gopcevich

Gli ultimi eventi d’autunno all’insegna della cultura documentaria

Trieste, scatti fotografici e reperti storici del patrimonio regionale a Palazzo Gopcevich

 

Il Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi del Comune di Trieste propone l’ultimo appuntamento del ciclo intitolato Tra parole e immagini. Autunno in Fototeca e Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte, a cura di Claudia Colecchia. In calendario, conversazioni con fotografi, autori di pubblicazioni, conferenze e visite guidate, che mirano a mettere in luce la complessità e valorizzare la varietà del patrimonio bibliografico e fotografico conservato a Palazzo Gopcevich. Mercoledì 23 novembre 2022, alle ore 17.30, presso la Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, Alessandra Didonè, archeologa dell’Università di Udine, presenta i risultati dello studio sulle fotografie archeologiche di Aquileia conservate in Fototeca condotto nell’ambito dell’assegno di ricerca finanziato dalla Regione “Per la valorizzazione del patrimonio documentario del Friuli Venezia Giulia. Catalogazione, elaborazione digitale e studio delle foto archeologiche della Fototeca dei Civici Musei di Trieste”. Introduce il prof. Ludovico Rebaudo (Università degli Studi di Udine). Il fondo fotografico illustra l’attività documentaria di fotografi professionisti e amatoriali che a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento hanno immortalato l’alacre lavoro dei cantieri archeologici che si sono susseguiti in città. Gli scatti ritraggono le principali scoperte monumentali avvenute in decenni di fremente attività, tra cui il Foro romano e le Grandi Terme, e i reperti più significativi che venivano man mano alla luce come mosaici, sculture, iscrizioni, rilievi, la gran parte dei quali è ancora oggi visibile nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Tra i monumenti, interessante è il caso della Stalla Moschettini, un edificio che sorgeva in prossimità dell’attuale Museo sulle cui facciate il proprietario, Gerolamo de Moschettini (1755-1832), aveva fatto murare la sua collezione archeologica, creando un pittoresco e insolito pastiche. Lo stabile, smantellato nel 1887, è oggi noto solo attraverso alcuni scatti fotografici. Verranno inoltre presentati i principali fotografi del fondo, tra cui il noto Pietro Opiglia (1877-1948), con un focus sul fotografo aquileiese Damaso D’Elia (1827-1894), di cui la raccolta triestina possiede un considerevole numero di scatti che hanno consentito di approfondirne l’attività. Sarà infine data una breve anticipazione del lavoro condotto dalla studiosa sul teatro romano di Trieste, di cui la Fototeca conserva un’eccezionale serie di scatti relativi al cantiere archeologico che permette di seguire in una sorta di reportage fotografico il rapidissimo svolgersi dei lavori condotti tra il 1937 e il 1938 per lo svelamento del monumento.

Ingresso libero, numero massimo partecipanti: 80.

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Info:

www.fototecatrieste.it

www.triestecultura.it

cmsafototeca@comune.trieste.it

tel. 040/6754039

 

Trieste, ricerca e testimonianza a Palazzo Gopcevich.

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