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CAMBIA LINGUA

Giusy Versace con i bambini del Cto

“Tu puoi fare tutto quello che vuoi. E anche qualcosa di meglio che correre. La determinazione porta ovunque e te ne accorgerai”. È una delle frasi che l’eroina a fumetti Wonder Giusy dice a Chris, un bambino sulla sedia a rotella che non riesce ad accettare la propria disabilità. Dietro la coda di cavallo, le gambe alate e lo “scudo-sorriso” c’è Giusy Versace, la prima donna italiana a correre senza due gambe. Oggi è una premiata atleta paralimpica, attrice e conduttrice, scrittrice e parlamentare. Attraverso la lettura di alcuni passaggi del suo libro illustrato per ragazzi Wonder Giusy, Volare in alto, pensare in grande e guardare lontano, edito da Mondadori, ha raccontato la sua storia ai piccoli pazienti dell’area pediatrica dell’ASST Gaetano Pini-CTO. La visita di Giusy Versace all’ASST Pini-CTO e la presentazione del suo libro, con la lettura ad alta voce, è parte integrante del progetto “Ciao Sono Io” che lo scorso anno ha animato l’area pediatrica del Presidio Pini, attraverso una serie di iniziative dedicate ai piccoli pazienti. Tra queste, l’ASST Gaetano Pini-CTO ha promosso, in raccordo anche ATS Città Metropolitana di Milano la lettura ad alta voce, fin dalla più tenera età, come strumento per migliorare la capacità di attenzione, la sicurezza e l’autostima del bambino, favorendo la disposizione alla lettura, l’approccio alla parola scritta e alla scuola. La storia di “Wonder” Giusy Versace è stata scelta proprio perché il co-protagonista del libro, Chris, è un bambino che deve ‘imparare a volare’ anche se è su una sedia a rotelle, così come molti dei pazienti dell’ASST Gaetano Pini-CTO. A loro Giusy Versace, attraverso la sua “Wonder Giusy” ha voluto spiegare che “ci si può far scudo dagli sguardi degli altri solo con gli occhi delle persone che ti vogliono bene” e che “non possiamo decidere quali eventi capitano nella nostra vita, ma come affrontarli”, ma soprattutto che “il verbo volare è voce del verbo volere, basta cambiare una ‘a’ con ‘e’ e tutto cambia”. “L’area pediatrica dice il dott. Francesco Laurelli, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO ha lo scopo di dare ai pazienti pediatrici l’assistenza necessaria in base alle loro esigenze. È senza dubbio un’innovazione aver raggruppato in un’unica area le patologie ortopedico-traumatologiche di interesse pediatrico. In questa struttura possono essere curati i bambini con fratture, con patologie che necessitano di allungamento degli arti, correzione di deformità o con altre patologie ortopediche, oltre ai piccoli pazienti reumatici. Inoltre, periodicamente organizziamo iniziative come la visita di Giusy Versace per rendere la degenza ‘a misura’ di bambino”. “Incontrare un’atleta paralimpica – aggiunge il dott. Antonio Memeo, Direttore dell’Ortopedia Traumatologia Pediatrica dell’ASST Gaetano Pini-CTO – è un’esperienza molto costruttiva per i nostri piccoli pazienti che hanno così l’occasione di imparare, attraverso l’ascolto e la lettura, che lo sport può essere una leva importante per accettare la disabilità provocata dai traumi o da altre patologie. Ecco perché, a ottobre, organizzeremo il convegno della Società Italiana di Pediatria improntato sulla Traumatologia Sportiva del bambino e dell’adolescente, dove affronteremo anche questi aspetti”.

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