fbpx
CAMBIA LINGUA

Cremona, resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 15 gennaio 2021

Cremona, In apertura di seduta, anche di fronte alla richiesta nello specifico del consigliere Carlo Malvezzi, il Sindaco Gianluca Galimberti ha detto che si è in attesa del nuovo DPCM e che in effetti che vi è la possibilità che da lunedì la regione Lombardia possa entrare in zona rossa. Alla luce dei dati dei contagiati e degli altri parametri, il nostro territorio si trova in una situazione migliore rispetto ad altri. Sul fronte scuola, si era pronti, a partire da lunedì 18 gennaio, a riprendere l’attività didattica in presenza al 50% e successivamente al 75% in base all’andamento della situazione epidemiologica. Nella riunione convocata in mattinata dal Prefetto, è emersa l’indicazione di un ritorno a scuola al 50%, tenendo conto che la situazione subirebbe una modifica nel caso dell’entrata in vigore della zona rossa. Il Sindaco ha poi sottolineato che è costante il confronto con i rappresentanti delle categorie economiche, i ristoratori e gli esercenti nella consapevolezza che la situazione che stanno attraversano è davvero molto complessa, anche a causa delle difficoltà legate ai ristori, da qui l’impegno a condividere ulteriori richieste che saranno inviate al Governo e alla Regione, senza dimenticare che bisogna tenere bisogna trovare una modalità di convivenza con la realtà attuale. Insieme al Presidente della Provincia e ai Sindaci di Crema e Casalmaggiore si sta stilando una lettera che, in base ai dati locali sulla pandemia, sarà inviata entro oggi al Ministro della Salute e al Presidente della Regione, con l’invito a valutare la possibilità di differenziare la collocazione del nostro territorio.
A seguire il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti ha comunicato che le due mozioni riguardanti l’Unità di terapia intensiva neonatale presso l’Ospedale di Cremona, l’una presentata dalla maggioranza e l’altra dalla minoranza, sono state ritirate in quanto, a seguito di un confronto tra i gruppi consiliari, si è pervenuti all’ordine del giorno congiunto qui di seguito riportato.
Premesso che:
il Decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015 ha introdotto un “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, tecnologici e qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera”;
la Regione Lombardia con delibera n. XI/2395 del 11/11/2019 che prevede il riassetto della rete materno-infantile regionale ha disposto il declassamento della terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Cremona.

Considerato che:
vi è una condivisa valutazione, anche all’interno degli organismi politico-amministrativi territoriali, della necessità di rafforzare i presidi sanitari e socio-sanitari del territorio cremonese;
tale necessità è ulteriormente rafforzata dalle criticità emerse nella pandemia Covid-19 che rende ancora più urgente un potenziamento del sistema sociosanitario;
in data 15/10/2020 l’Assemblea dei Sindaci della Azienda sociale Cremonese ha condiviso all’unanimità un documento indirizzato alle Aziende Sanitarie del territorio e a Regione Lombardia nel quale si esprime la necessità di coinvolgimento dei territori sia per la gestione della fase emergenziale pandemica sia per la riorganizzazione del sistema sociosanitario regionale.
Preso atto che:
con sentenza n. 2357 del 2/12/20 il TAR per la Lombardia ha annullato, a seguito di ricorso collettivo dell’Associazione Genitori dei Bambini Prematuri dell’Ospedale di Rho, le delibere della giunta regionale Lombardia XI/2395 e XI/2396 che hanno determinato il declassamento di alcune terapie intensive neonatali tra cui la TIN di Cremona
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco:
a rappresentare presso il Governo, e attraverso ANCI, la necessità di una revisione dei criteri del DM 70/2015 al fine di considerare oltre ai necessari criteri di qualità e sicurezza delle prestazioni, la necessità di garantire presidi territoriali più vicini al cittadino, mediante la revisione degli standard oggi ispirati a criteri economico-aziendalistici;
a rappresentare, insieme ad ANCI, a Regione Lombardia, la possibilità, laddove consentito, di esercitare un potere discrezionale rispetto ai vincoli posti dal DM 70/2015 in attesa della modifica del quadro normativo nazionale, nonché rappresentare – in base a quanto in discussione nella Conferenza dei Sindaci di ATS Val Padana – la richiesta di riconsiderare le decisioni in merito al declassamento della terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Cremona, dentro un percorso complessivo e condiviso di rilancio del progetto di ospedale in profonda interazione con il territorio, rivedendo le scelte delle citate delibere;
a continuare il lavoro intenso per costruire luoghi di confronto con Regione, ATS, ASST, operatori sanitari, forze politiche e sindacali e cittadini sul futuro della sanità, dei presidi ospedalieri e della medicina territoriale.

Avvenuta l’illustrazione del testo, si è aperto il dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Riccardo Merli (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Alessandro Zagni (Lega – Lega Lombarda) e Roberto Poli (Partito Democratico). A nome dell’Amministrazione è intervenuto il Sindaco Gianluca Galimberti che, ringraziando per il lavoro fatto per giungere al testo condiviso, ha sottolineato come l’attuale situazione dimostri come lo sviluppo sanitario è essenziale per quello economico del territorio nonché per uno stato sociale migliore. Da qui la necessità di un rilancio del nostro ospedale e del rapporto tra l’ospedale e la medicina territoriale, un percorso al quale l’intera comunità cremonese intende partecipare in un confronto con tutte le istituzioni ad ogni livello.

Terminato il dibattito, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Ordine del giorno presentato in data 31 dicembre 2020 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) riguardante il sostegno alla campagna di vaccinazione COVID-19.

Premesso che:
la pandemia COVID 19 è tuttora in fase pienamente attiva e conta in tutto il mondo ad oggi secondo i dati ufficiali, molto verosimilmente sottostimati, oltre 82 milioni di casi verificati di contagio e oltre 1.800.000 decessi;
il nostro Paese risulta tra i più colpiti al mondo con oltre due milioni di contagiati e oltre 73000 decessi, di cui più di un terzo in Regione Lombardia;
Cremona, in relazione alla popolazione, risulta con uno dei tassi di contagiati più alti in assoluto.
Sottolineato che:
la ricerca scientifica ha consentito con uno sforzo straordinario in termini di investimenti economici pubblici e privati, impegno e collaborazione internazionale la messa a punti di alcuni vaccini;
le Autorità competenti hanno già espresso valutazione di sicurezza ed efficacia per alcuni di questi vaccini, e nello specifico negli USA la FDA (Food and Drug Administration) ha permesso la distribuzione del vaccino Pfizer e Moderna, nell’Unione Europea l’EMA (European Medicines Agency) ha autorizzato il vaccino Pfizer e in Gran Bretagna la MHRA (Medicines and Healthcare products Regulatory Agency) ha approvato i vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca;
il 27 dicembre scorso è iniziata la campagna di vaccinazione (V-day) in contemporanea in tutta l’Unione Europea e anche nella nostra città in Ospedale si sono somministrate le prime dosi disponibili, partendo dagli operatori sanitari.
Rilevato che:
la campagna vaccinale rappresenta una sfida enorme, anche dal punto di vista organizzativo, in quanto non vi sono precedenti di vaccinazioni di massa nella storia dell’umanità
Ricordato che:
i vaccini rappresentano per la storia dell’umanità e della medicina uno dei presidi di salvaguardia della salute più straordinari e avanzati, avendo consentito di eradicare o di arginare molte malattie infettive (dal vaiolo alla poliomielite) e avendo permesso, insieme alla scoperta degli antibiotici, un significativo allungamento della vita media dell’uomo negli ultimi cento anni
Evidenziato che:
nel dibattito pubblico sul tema e in particolare nel mondo dei social-media stanno emergendo molta disinformazione e fake-news che vanno ad alimentare infondate posizioni di sospetto e diffidenza rispetto ad efficacia e sicurezza dei vaccini, col rischio di accrescere il gruppo antiscientifico dei cosiddetti No Vax
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
a promuovere, in collaborazione con le aziende sanitarie e con gli altri organismi istituzionali, iniziative idonee a informare i cittadini e sostenere la campagna vaccinale che si sta avviando;
a confermare la disponibilità ad ASST di Cremona, cui è in capo la somministrazione dei vaccini, a collaborare per individuare soluzioni idonee nel caso di necessità di spazi o locali extra-ospedalieri, nelle fasi della campagna vaccinale destinate alla popolazione generale.

Dopo l’illustrazione del testo da parte del primo firmatario, è intervenuto il consigliere Carlo Malvezzi (Forza Italia) che ha presentato un emendamento chiedendo di aggiungere dopo Rilevato che la campagna vaccinale rappresenta una sfida enorme, anche dal punto di vista organizzativo, in quanto non vi sono precedenti di vaccinazioni di massa nella storia dell’umanità la seguente frase: La popolazione del nostro territorio verrà interessata dalla campagna vaccinale anti Covid ed è pertanto corretto collaborare con le autorità sanitarie affinché questa attività possa essere effettuata nei tempi stabiliti, all’interno di un luogo concepito per accogliere in sicurezza grandi flussi di persone, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati, con ampi parcheggi, dotato di tutti i servizi ed impianti necessari.
Il consigliere Malvezzi ha inoltre chiesto di aggiungere alla fine del testo dell’ordine del giorno dopo nelle fasi della campagna vaccinale destinata alla popolazione generale la seguente frase: con particolare riferimento agli spazi della fiera di Cremona che con alcuni indispensabili adattamenti, potrebbe avere caratteristiche tali da evitare il sovraccarico del nostro ospedale e potrebbe fare da riferimento per il bacino cremonese.

La proposta di emendamento è stata accolta dal proponente Roberto Poli. E’ seguito il dibattito durante il quale hanno preso la parola i consiglieri Fabiola Barcellari (Partito Democratico), Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Simona Sommi (Lega – Lega Lombarda), Saverio Simi (Forza Italia), Stella Bellini (Partito Democratico), Riccardo Merli (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Pietro Burgazzi (lega – Lega Lombarda), Cinzia Marenzi (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Marco Loffi (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Daniele Villani (Partito Democratico), Roberto Poli (Partito Democratico), Alessandro Zagni (Lega – Lega Lombarda). Terminati gli interventi, il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti ha dichiarato che si farà promotore perché i consiglieri, in quanto rappresentanti della principale istituzione cittadina, si impegnino a farsi parte attiva nella campagna di vaccinazione. A nome dalla Giunta è intervenuta l’Assessora alle Politiche Sociali Rosita Viola che ha detto che vi è la massima disponibilità del Comune a sostenere la campagna di vaccinazione sia per la formazione che per l’informazione, nonché per tutti gli altri aspetti in base alle disposizioni che saranno prese a livello nazionale e regionale in modo che negli ambiti cremonese e casalasco si proceda il più rapidamente possibile. Da parte sua il Sindaco Gianluca Galimberti ha sottolineato che la vaccinazione è essenziale e che gli spazi di CremonaFiere possono essere adeguati per attuarla.

L’ordine del giorno è stato alla fine approvato all’unanimità.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano