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Campobasso: si inserisce nel ciclo “I suoni e l’osso” il video documentario “Rutas PatagonAppenninicas/Vie PatagonAppenniniche”

Giovedì 16 marzo, al Circolo Sannitico di Campobasso, appuntamento con il video documentario “Rutas PatagonAppenninicas / Vie PatagonAppenniniche”, premio di Antropologia Culturale ‘Costantino Nigra’ per la categoria Antropologia visuale.

Campobasso: si inserisce nel ciclo “I suoni e l’osso” il video documentario “Rutas PatagonAppenninicas/Vie PatagonAppenniniche”.

Il Comune di Campobasso, attraverso l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Ministero della Cultura, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e l’Archivio di Stato di Campobasso, l’Università degli Studi del Molise – Centro di Ricerca BIOCULT e la Bibliomediateca Comunale di Campobasso, a partire già dallo scorso 2 febbraio ha dato il via a un ciclo di ben cinque incontri dal forte interesse etnoantropologico ed etnomusicale, denominato “I suoni e l’osso”. 

Proprio all’interno di questa rassegna alle ore 17.30 di giovedì 16 marzo, al Circolo Sannitico, si terrà il terzo dei cinque incontri programmati e avrà come protagonista la professoressa Letizia Bindi, direttrice del Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise, e il video documentarioRutas PatagonAppenninicas / Vie PatagonAppenniniche” (20’39, 2021), premio di Antropologia Culturale ‘Costantino Nigra’ per la categoria Antropologia visuale.

L’opera è stata realizzata nel quadro del progetto CUIA/CONICET ‘TraPP – Trashumancia y Pastoralismo como elementos del Patrimonio Inmaterial’ in collaborazione tra Università degli Studi del Molise, Universidad de Rio Negro en Bariloche e Arena Documenta. La Patagonia e l’Appennino sono accomunati dalle stesse pratiche di allevamento estensivo e transumante: i pastori Mapuche e quelli dell’osso italiano, le pecore, le capre, le vacche delle diverse razze locali, i territori, i venti, i santi, le acque, i fuochi dei tratturi e delle rutas.

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Il progetto mira ad osservare le frizioni e le trasformazioni del presente, lo sfruttamento insostenibile delle risorse e la cura dei territori di cui uomini e animali sono invece custodi e portatori. Questo riconoscimento va a consolidare l’attività del Centro di Ricerca Biocult di Unimol, coordinatore del progetto TraPP e di altri progetti di cooperazione con partners latinoamericani e più in genere connessi a tematiche pastorali: una attività di ricerca e azione che rafforza anche l’impegno del Centro in termini di terza missione e public engagement dell’Unimol ai diversi livelli di risoluzione territoriale e la cooperazione multidisciplinare per la ricerca. Interverranno all’incontro, insieme alla professoressa Letizia Bindi, Vincenzo Lombardi, Paula Gabriela Nunez (in collegamento a distanza), Fernanda Fongi Gaspary e Pablo Liniesky.

Dopo l’incontro di giovedì 16 marzo, il 30 marzo sarà la volta di Giovanni Carozza, che parlerà, invece, di “Musica e pratiche di canto a Gambatesa tra trasmissione intergenerazionale dei saperi e digitalizzazione dei patrimoni etnomusicali”.

Il 19 aprile alle ore 17.30, la rassegna si concluderà con l’incontro che avrà come tema il testo di Stephen C. Cappannari e Leonard W. Moss “Studi antropologici in Molise. Bagnoli del Trigno 1954-1969” a cura di Gino Massullo.

Campobasso: si inserisce nel ciclo "I suoni e l'osso" il video documentario "Rutas PatagonAppenninicas/Vie PatagonAppenniniche".

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