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Medioriente, l’appello dell’Unicef: “I civili devono essere protetti, soprattutto i bambini, fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza”

Sono trascorsi 18 giorni dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. L’Unicef lancia un appello urgente a tutte le parti a tutela dei civili e dei bambini. All’Onu scoppia il 'caso Guterres', mentre il Presidente Americano dichiara “non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati''.

Medioriente, l’appello dell’Unicef: “I civili devono essere protetti, soprattutto i bambini, fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza”

Sono trascorsi 18 giorni dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. L’Unicef lancia un appello urgente a tutte le parti a tutela dei civili e dei bambini. All’Onu scoppia il ‘caso Guterres’, mentre il Presidente Americano dichiara “non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati”.
Il Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, Adele Khodr, ha rilasciato alcune dichiarazioni a seguito dei dati sconcertati relativi al numero di vittime civili e bambini, rimasti uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas.

“L’uccisione e la mutilazione di bambini, il rapimento di bambini, gli attacchi a ospedali e scuole e la negazione dell’accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini”, ha dichiarato Adele Khodr, aggiungendo “L’UNICEF lancia un appello urgente a tutte le parti affinché accettino un cessate il fuoco, consentano l’accesso umanitario e rilascino tutti gli ostaggi. Anche le guerre hanno delle regole. I civili devono essere protetti – soprattutto i bambini – e si deve fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza”.

Secondo l’ONU questi 18 giorni rappresentato l’escalation storica delle ostilità presenti nella Striscia di Gaza ed in Israele, più letale e aggressiva registrata dal 2006.
L’Agenzia delle Nazioni Unite, impegnata nella gestione dei rifugiati palestinesi, ha dichiarato che sono rimasti uccisi anche 29 colleghi dal 7 ottobre ad oggi. “È confermato che 29 nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi dal 7 ottobre. La metà di questi colleghi erano insegnanti dell’Unrwa. Come Agenzia siamo devastati. Siamo in lutto gli uni con gli altri e con le famiglie” concludono, dicendo di essere “sotto shock”, ha dichiarato l’Agenzia delle Nazioni Unite.

Mentre la guerra prosegue ed il numero di vittime aumenta, scoppia il “caso Guterres”: Israele chiede le dimissioni del segretario generale dell’Onu a seguito di alcune sue frasi pronunciate nel corso della riunione del consiglio di sicurezza.

Anche il Presidente Americano Joe Biden si esprime in merito agli sviluppi del conflitto scrivendo: ”Israele ha il diritto di difendersi. Dobbiamo assicurarci che abbiano ciò di cui hanno bisogno per proteggere la loro gente, oggi e sempre. Allo stesso tempo, il primo ministro Netanyahu e io abbiamo discusso di come Israele debba operare secondo le leggi di guerra. Ciò significa proteggere i civili in combattimento nel miglior modo possibile”.
Joe Biden ha sottolineato che ”non possiamo ignorare l’umanità dei palestinesi innocenti che vogliono solo vivere in pace. Ecco perché ho ottenuto un accordo per la prima spedizione di assistenza umanitaria per i civili palestinesi a Gaza. E non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati”.

Conflitto in Medioriente: l’appello dell’Unicef “I civili devono essere protetti, soprattutto i bambini, e si deve fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza"

 

 

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