Lo scontro tra Trump e Zelensky scuote la politica internazionale: le diverse reazioni dall’Ue e dall’Italia a favore e contro i due presidenti
Lo scontro Trump-Zelensky scuote la politica internazionale. Reazioni in Italia: Tajani invita alla calma, Salvini sostiene Trump, il Pd condanna. Ultimi sviluppi e prospettive di pace.
Lo scontro tra Trump e Zelensky scuote la politica internazionale: le diverse reazioni dall’Uu e dall’Italia a favore e contro i due presidenti
Le ultime dichiarazioni e l’acceso dibattito tra il presidente statunitense Donald Trump e l’ucraino Volodymyr Zelensky hanno scatenato un’ondata di reazioni a livello internazionale e in Italia. Trump ha infatti definito il leader ucraino un “dittatore mai eletto” e “un comico mediocre“, accusandolo di aver ottenuto ingenti aiuti dagli Stati Uniti per una guerra “impossibile da vincere“. Zelensky ha invece risposto affermando che Trump “vive in uno spazio di disinformazione russa” e sta aiutando Putin a uscire dall’isolamento diplomatico.
Le reazioni in Italia
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato che il linguaggio della nuova amministrazione americana è forte, ma ha invitato alla calma: “Non soffermiamoci sulle parole, è nel nostro interesse che la situazione si calmi e si arrivi alla pace“. Tajani ha poi ribadito che Zelensky “è stato eletto e sempre sostenuto dagli americani“, e ha espresso l’auspicio di una forza di peacekeeping delle Nazioni Unite per garantire un’interposizione tra Ucraina e Russia.
Salvini e la Lega appoggiano Trump
Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso il suo pieno sostegno a Trump, lodando il suo impegno per la fine del conflitto: “Trump sta facendo in poche settimane più di Biden in quattro anni, nell’interesse dell’Occidente”. La posizione della Lega conferma dunque la vicinanza al leader americano.
Il silenzio da Palazzo Chigi
Da Palazzo Chigi si mantiene invece una linea prudente: nessuna dichiarazione ufficiale sulle parole di Trump, con il governo che preferisce concentrarsi sugli sforzi diplomatici per un accordo di pace. Meloni ha ribadito che “inviare truppe in Ucraina non è la soluzione” e continua a guardare con scetticismo all’attivismo del presidente francese Emmanuel Macron manifestato negli ultimi due Vertici sulla sicurezza.
Conte: “Trump smaschera la propaganda bellicista”
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha elogiato la franchezza di Trump, affermando che il presidente statunitense ha “smascherato la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina“. Secondo Conte, “battere militarmente la Russia era irrealistico“, e ha accusato Meloni di aver “fallito nel ritagliare per l’Italia un ruolo da protagonista nei negoziati di pace“.
Il Pd condanna Trump: “Frasi vergognose”
Il Partito Democratico ha invece duramente criticato le parole di Trump, definendole “vergognose” e “piene di disprezzo per le vittime della guerra“. Secondo il Pd, infatti, il presidente Trump non starebbe puntandoa una pace giusta, ma a umiliare l’Ucraina, e ha criticato il silenzio di Meloni sulla questione.
Le reazioni dei leader europei
Le parole di Trump hanno suscitato forti critiche in Europa. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha difeso Zelensky, definendolo “un leader democraticamente eletto” e sottolineando che la sospensione delle elezioni in Ucraina era “perfettamente ragionevole in tempo di guerra“.
Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha criticato Trump, affermando che “negare la legittimità democratica di Zelensky è sbagliato e pericoloso“. Simili critiche sono arrivate dal primo ministro svedese Ulf Kristersson e dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che ha definito le affermazioni di Trump “assurde”.
L’evoluzione della crisi ucraina resta dunque incerta, con l’Italia e l’Europa divise tra chi sostiene Trump e chi difende Zelensky. Il prossimo Consiglio europeo a Bruxelles potrebbe rappresentare un momento decisivo per definire la posizione dell’Unione Europea sulla guerra in Ucraina e sul futuro delle relazioni con la nuova amministrazione statunitense.

Il recente vertice Usa-Russia negli Emirati ha segnato un possibile punto di svolta nei rapporti tra le due potenze. Gli Stati Uniti sembrano ora aperti a negoziati diretti con Mosca, ma l’esclusione dell’Ucraina dai colloqui ha suscitato forti polemiche. Zelensky ha accusato la Russia di aver mentito durante l’incontro e ha ribadito la necessità di un coinvolgimento diretto dell’Ucraina nelle trattative di pace.
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