Guerra in Ucraina: botta e risposta tra Trump e Zelensky, mentre Putin si prepara al dialogo con gli Stati Uniti
Trump attacca Zelensky definendolo "dittatore non eletto", mentre Putin apre al dialogo con gli USA. Scontro verbale, attacchi russi e segnali di disgelo
Guerra in Ucraina: botta e risposta tra Trump e Zelensky, mentre Putin si prepara al dialogo con gli Stati Uniti
Continua la guerra in Ucraina e continuano le discussioni in merito al futuro dei negoziati e del conflitto. Nelle ultime ore, infatti, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un duro attacco contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendolo un “dittatore non eletto” e un “comico mediocre”. Le sue dichiarazioni arrivano dopo che Zelensky aveva accusato Trump di essere “influenzato dalla propaganda russa“. Il botta e risposta tra i due leader ha attirato reazioni da parte della comunità internazionale, con Parigi che ha definito le affermazioni di Trump “incomprensibili“.
Il presidente ucraino ha subito risposto a Trump affermando che il suo consenso è al 57% e non al 4%, come sostenuto dal presidente USA. Zelensky ha inoltre ribadito che il popolo ucraino non si arrenderà alla Russia, sottolineando che “nessuno può costringere l’Ucraina a negoziare condizioni di resa imposte dal Cremlino“.
Putin: “Nessuno esclude Kiev dai negoziati”
Mentre Trump e Zelensky si scontrano, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che “nessuno sta escludendo l’Ucraina dai negoziati di pace“. La dichiarazione è arrivata dopo il vertice di Riad, che ha segnato un primo passo verso un possibile riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia. Putin ha sottolineato che “senza aumentare il livello di fiducia tra Mosca e Washington, sarà impossibile risolvere molte delle questioni in sospeso, compresa la crisi ucraina“.
Il presidente russo ha inoltre confermato che le sue truppe sono entrate in territorio ucraino dalla regione di Kursk, sebbene Kiev abbia smentito l’affermazione, sostenendo che si è trattato solo di un piccolo tentativo di incursione da parte di forze russe, subito respinto.
Trump accusa Zelensky di corruzione e attacca l’Europa
Trump ha anche criticato la gestione dei fondi inviati all’Ucraina dagli Stati Uniti, affermando che “metà dei soldi sono scomparsi”. Inoltre, ha accusato Zelensky di rifiutarsi di indire nuove elezioni e di essere impopolare nel suo stesso paese.
Parallelamente, Trump sta attaccando l’Europa, affermando che “ha fallito in Ucraina e non è riuscita a ottenere la pace“. Secondo il presidente USA, infatti, i paesi europei avrebbero investito meno degli Stati Uniti nel conflitto, nonostante la guerra li riguardi più da vicino.
La posizione della Polonia e il dibattito sulle truppe NATO in Ucraina
Sul fronte europeo, il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha ribadito che l’Ucraina ha il diritto di decidere autonomamente sulla presenza di truppe straniere nel proprio territorio, senza interferenze da parte della Russia. La questione del possibile dispiegamento di forze NATO in operazioni di peacekeeping continua a dividere l’Occidente, con alcuni paesi che temono un’escalation del conflitto.
Verso un incontro Putin-Trump
Nonostante le tensioni, un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin sembra possibile. Il presidente russo ha dichiarato di essere “felice di incontrare Trump“, ma ha sottolineato che saranno necessari “opportuni preparativi”.
Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che Mosca intende concludere la guerra “alle proprie condizioni”, senza farsi influenzare dalle pressioni occidentali. Tuttavia, il vertice di Riad ha rappresentato un primo segnale di disgelo nei rapporti tra Russia e Stati Uniti.
Attacchi russi in Ucraina e crisi energetica
Sul campo, il conflitto resta acceso. Dopo gli ultimi attacchi russi, oltre 500 abitazioni, 14 scuole e diversi ospedali in Ucraina sono rimasti senza energia elettrica. Kiev continua a denunciare i bombardamenti sulle infrastrutture civili, mentre l’Occidente discute nuove sanzioni contro Mosca.
Le dichiarazioni di Trump su Zelensky e il ruolo dell’Europa nel conflitto hanno infiammato il dibattito politico internazionale. Mentre Putin cerca di presentarsi come un interlocutore aperto al dialogo con gli Stati Uniti, Kiev continua a combattere per la propria sopravvivenza, ribadendo che la pace potrà essere raggiunta solo con la partecipazione attiva dell’Ucraina e dell’Europa.
L’incontro tra il presidente Trump e il presidente Putin potrebbe rappresentare un punto di svolta per il termine del confitto, ma restano molte incertezze sul futuro della guerra e sui reali obiettivi della Russia nei negoziati.
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