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Partita Iva, il numero delle attività in Italia si riduce: colpa della pandemia

La buona notizia è che esistono molte soluzioni messe a disposizione per chi possiede un’attività.

Partita Iva, il numero delle attività in Italia si riduce: colpa della pandemia.

La pandemia ha modificato le carte in tavola, apportando diversi cambiamenti nella nostra società, nel tessuto economico del Paese e nel modo di pensare delle aziende e dei cittadini. In questo contesto si inquadra il calo del numero delle attività con partita Iva, che in Italia ha raggiunto il suo minimo storico. Colpa delle difficoltà imposte dalla crisi sanitaria, che hanno costretto numerosi micro-imprenditori alla chiusura delle proprie attività. Dunque il calo in questione riguarda soprattutto l’artigianato, il settore commerciale e quello industriale.

 

Crolla il numero delle partite iva in Italia: dati e cause

 

I dati sul numero di partite Iva in Italia parlano chiaro: -321 mila unità, il tutto nel giro di 2 anni. Basta analizzare i dati ufficiali per rendersi conto della portata di questo crollo verticale. Nel 2020 il registro contava in totale oltre 5 milioni di partite iva, mentre a distanza di due anni il totale è sceso a 4,8 milioni di unità, con un calo stimato intorno al 6%.

 

La crisi sanitaria e il Covid, nonostante le recenti riaperture, hanno comunque accelerato un trend iniziato nel 2015, con una contrazione graduale dei numeri poi esplosa durante questi ultimi due anni. Naturalmente va detto che il Covid ha messo in serie difficoltà anche i dipendenti, proprio per via della chiusura delle varie attività, soprattutto in settori come la ristorazione e il turismo.

 

Ad ogni modo, i dati di oggi sono destinati a entrare nelle pagine della storia e, per questo, sono stati istituiti incentivi impresa. Il numero di lavoratori autonomi, infatti, non era mai stato così basso in Italia, e la sensazione è che sia destinato a calare ulteriormente. Oltre alla crisi sanitaria ha avuto un impatto molto forte anche quella economica, legata alla super inflazione e al caro prezzi che ha segnato il comparto energetico e alimentare.

 

Agevolazioni e incentivi per le attività nella Penisola

 

Nella contrazione del numero di partite iva ha avuto un ruolo significativo il caro energia, citato poco sopra, con i prezzi delle forniture schizzati alle stelle a causa del conflitto fra la Russia e l’Ucraina. La buona notizia è che esistono molte soluzioni messe a disposizione per chi possiede un’attività: ad esempio, si possono consultare le offerte di energia elettrica per partita iva, come quelle di Acea, ma anche per molti altri servizi. In questo modo è possibile risparmiare delle cifre molto interessanti, e trovare una soluzione che possa dirsi adatta alle proprie necessità specifiche.

 

In secondo luogo, è bene ribadire la presenza di diversi fondi e contributi concessi dallo Stato, a favore di chi intende aprire un’attività quest’anno. Si fa ad esempio riferimento al fondo impresa donna, ma anche a Smart&Smart Italia per le start up innovative, insieme alla Legge Sabatini a favore delle piccole e medie imprese. Non mancano inoltre i fondi europei allestiti per concedere diversi contributi alle attività nascenti, e lo stesso discorso vale per i bandi previsti dalle diverse regioni dello Stivale, altrettanto importanti per il tessuto imprenditoriale locale.

 

Partita Iva, il numero delle attività in Italia si riduce colpa della pandemia

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