Pistoia, verso nuovi rapporti tra biblioteche e studenti
Potranno proporre l’organizzazione di incontri, attività ed eventi o suggerire soluzioni per comunicare in maniera creativa i servizi delle biblioteche, con l’obiettivo di rilanciare il ruolo delle istituzioni culturali come luoghi di socialità e aggregazione giovanile, in cui riscoprire il senso di comunità, dopo l’emergenza della pandemia.
Sono gli studenti dell’Università di Firenze tra i 19 e i 26 anni i protagonisti del progetto Recharge, cofinanziato per due anni dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Caript, coordinato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e la Biblioteca di Scienze Sociali dell’Ateneo fiorentino. L’iniziativa coinvolge i Comuni di Firenze, Scandicci e Pistoia, le biblioteche dell’area fiorentina, di Scandicci, Pistoia ed Empoli, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Biblioteche ed il MUS.E di Firenze.
Il presidente della Scuola di Scienze politiche Cesare Alfieri spiega che l’idea è nata da una riflessione sull’impatto della pandemia. Tra le tante conseguenze rilevate c’è anche una maggiore frattura tra biblioteche, musei e i loro pubblici di riferimento. Recharge si propone una vera e propria riprogrammazione di spazi e di contribuire così alla rigenerazione dei luoghi culturali urbani.
Il progetto, avviato in questi giorni, prevede delle interviste ai responsabili delle istituzioni culturali. A seguire, saranno somministrati dei questionari agli studenti universitari che saranno poi “ingaggiati” nella programmazione delle nuove idee da realizzare.
L’assessore alla cultura del Comune di Pistoia sottolinea che l’avvio del progetto Recharge avviene in un momento particolarmente importante per la vita della Biblioteca San Giorgio: le chiusure prolungate di parte dell’edificio a seguito dei lavori di manutenzione straordinaria non ancora terminati hanno dato vita ad un grave disagio nei confronti proprio di questa fascia di pubblico, che ha sollecitato un incontro con il Sindaco, avvenuto nelle settimane scorse.
Dalla petizione sottoscritta da tanti utenti è nato il “Gruppo San Giorgio”, con cui la biblioteca ha iniziato a confrontarsi per ridurre i disagi e ascoltare più da vicino gli interessi e le necessità di questi ragazzi. E’ importante poter integrare il nostro lavoro istituzionale con il progetto Recharge, perché attraverso la partecipazione attiva dei giovani il progetto si propone di rimettere le nuove generazioni al centro delle attività e delle istituzioni culturali.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano