Milano, concerto dedicato a capolavori di musicisti del 1630
Il titolo dell'evento è “Anno 1630. Musiche a Milano negli anni della peste”, che precede la Settimana Santa e si svolgerà nella Basilica di San Simpliciano
Milano, concerto dedicato a capolavori di musicisti del 1630.
Il concerto per il tempo di Passione “Anno 1630. Musiche a Milano negli anni della peste” si inserisce nel ciclo “Meditazioni con l’organo in San Simpliciano”, che da venticinque anni unisce alla musica sacra un momento di riflessione e approfondimento spirituale. L’evento precede la Settimana Santa e si svolgerà nella Basilica di San Simpliciano sabato 9 aprile alle ore 21.
Il concerto presenta capolavori composti dai musicisti milanesi intorno al 1630, il tragico anno della grande peste in cui morì oltre un quarto della popolazione della città. Il contesto luttuoso, la celebrazione di esequie, la tradizione penitenziale ispirano questa musica che ben si addice alla liturgia quaresimale, ma anche al nostro tempo segnato dalla pandemia e dalla guerra.
In programma musiche di Michelangelo Grancini, Giovanni Ghizzolo, Claudio Monteverdi, Sigismondo D’India, Biagio Marini, Orfeo Vecchi.
Di Michelangelo Grancini – musicista che nella sua lunga carriera seppe segnare la vita musicale del Seicento milanese, ricoprendo numerose cariche nelle chiese cittadine, e terminando la carriera come maestro di cappella del Duomo –, sono proposti due grandi mottetti a sette voci.
L’esecuzione è affidata all’ensemble “la Divina Armonia” diretto da Lorenzo Ghielmi.
Alle voci si affiancano gli strumenti dell’epoca, alla riscoperta di un paesaggio sonoro unico e caratteristico del primo barocco italiano: organo, violino e violone, cornetto e arpa doppia.
Introduce il concerto monsignor Giuseppe Angelini con una meditazione su “Dolore, colpa, confessione”.
Alcune pagine di Alessandro Manzoni, lette dall’attore Luciano Bertoli, ci riporteranno nell’atmosfera della grande peste del 1630. Tra le vittime del contagio vi furono la maggioranza dei cantori della cappella del Duomo e molti dei compositori attivi nei primi anni del secolo. Pur senza aver contratto la terribile malattia, il celebre cardinale Federigo Borromeo, fondatore della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana, morì l’anno successivo.
Il concerto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Crocevia (www.fondazionecrocevia.it).
Lorenzo Ghielmi
Lorenzo Ghielmi si dedica da anni allo studio e all’esecuzione della musica rinascimentale e barocca. È fra i più affermati interpreti dell’opera organistica e cembalistica di Bach. Tiene concerti in tutta Europa, in Russia, in Giappone, in Corea e nelle Americhe e ha al suo attivo numerose registrazioni radiofoniche e più di cinquanta incisioni discografiche (Passacaille, Winter & Winter, Harmonia mundi, Teldec).
Insegna organo, clavicembalo e musica d’insieme presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Dal 2006 al 2015 è stato titolare della cattedra d’organo presso la Schola Cantorum di Basilea. È organista titolare dell’organo Ahrend della basilica milanese di San Simpliciano, dove ha eseguito l’opera omnia per organo di J.S. Bach.
Fa parte della giuria di numerosi concorsi organistici internazionali e gli sono affidati conferenze e corsi di specializzazione da importanti istituzioni musicali. Ha seguito la progettazione di numerosi nuovi organi, fra cui il grande strumento della cattedrale di Tokyo. Nel 1985 è stato tra i fondatori del “Giardino Armonico”. Nel 2005 ha dato vita all’ensemble “la Divina Armonia”, con cui ha tenuto concerti in molti Festival europei e in Giappone.
Ha pubblicato un libro su Nicolaus Bruhns, articoli e studi sull’arte organaria del XVII secolo, sull’interpretazione delle opere di Bach e di altri compositori del periodo barocco.
La Divina Armonia
Johann Sebastian Bach annotava ai margini della sua Bibbia: «Dove vi è una musica profonda, là è sempre presente Dio con la sua grazia».
L’ensemble “la Divina Armonia” è stato fondato nel 2005 dal maestro Lorenzo Ghielmi, nella coscienza che la musica è espressione del trascendente, l’armonia raffigurazione del disegno divino: la cultura occidentale ha sempre vissuto queste verità affidando alla musica il compito di rivestire la preghiera, dal gregoriano alla polifonia classica, dalla musica d’organo ai grandi capolavori sacri del barocco e del romanticismo.
Per molti compositori il desiderio ultimo nel creare musica è stato quello di avvicinarci alla dimensione spirituale della nostra esistenza, guidandoci a scoprire, nel gioco delle consonanze fra i suoni, le risonanze fra l’uomo, il creato e il creatore. Ecco allora che la ricerca filologica e un’interpretazione che si avvicini il più possibile alle intenzioni degli autori sono il segno del rispetto per quella musica profonda, che ci avvicina a contemplare la bellezza della divina armonia.
Ogni componente dell’ensemble ha alle sue spalle una lunga esperienza nel campo della musica barocca. L’ensemble ha tenuto concerti in Europa e in Giappone. Nell’estate 2017 ha inaugurato il prestigioso Festival di Utrecht con due cantate di Bach.
“La Divina Armonia” incide per l’etichetta belga “Passacaille”. La registrazione dei Concerti per organo e orchestra di Händel è stata premiata a Parigi con il “Diapason d’or”. La Passione secondo san Giovanni di Francesco Feo e i Mottetti di Girolamo Frescobaldi sono stati presentati dall’ensemble come prima esecuzione in tempi moderni.
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