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Varese, fugge alla Polizia per scampare i controlli, arrestato 20enne

Varese, Gli Agenti della Squadra volante della Questura di Varese, nella nottata di ieri, hanno tratto in arresto un cittadino di origine nigeriana di 20 anni, con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di sostanza stupefacente e danneggiamento aggravato. In particolare, nel corso dell’ordinaria attività di prevenzione e controllo del territorio di Varese, la volante incrociava, in via Magenta, un soggetto sospetto a bordo di una bicicletta, procedere nella direzione opposta.

Gli Agenti decidevano, quindi, di invertire il senso di marcia e procedere al controllo dell’uomo il quale, capite le intenzioni dei poliziotti, si dava a precipitosa fuga con l’intento di far perdere le proprie tracce. Ne nasceva, quindi, un inseguimento lungo alcune vie del centro cittadino, fino a quando, vistosi raggiunto, scagliava la bicicletta contro l’auto di servizio danneggiandola nella parte anteriore e proseguiva la fuga a piedi verso Piazza Della Repubblica dove veniva raggiunto dai Poliziotti che, a fatica, riuscivano a contenerlo e ammanettarlo.

Perquisito sul posto, il soggetto, senza fissa dimora e noto agli uomini della Questura per via dei numerosi precedenti penali, occultava una modica quantità di stupefacente e una cospicua somma di denaro, frutto, verosimilmente, dell’attività di spaccio compiuta fino a quel momento. Condotto in Questura, al termine dei rilievi fotodattiloscopici, veniva arrestato per il reato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e deferito per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e danneggiamento e trattenuto all’interno delle camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo. In udienza, il Giudice presso il Tribunale di Varese ha convalidato l’arresto del nigeriano e ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Condotto nuovamente presso gli uffici della Questura per la redazione degli atti relativi alla scarcerazione, il soggetto, non più in stato di arresto, si scagliava più volte contro gli Agenti pretendendo che gli venisse restituito il denaro sottoposto a sequestro penale e finendo poi per danneggiare a pugni una parete in cartongesso della sala di attesa della Questura. Per questi fatti veniva deferito per il reato di danneggiamento aggravato.

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