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Trento: denunciati due rumeni che avevano tentato di clonare carte bancomat con il metodo “skimmer”

Al buon esito dell’attività si è giunti anche grazie alla tempestiva segnalazione pervenuta in Questura.

Trento: denunciati due rumeni che avevano tentato di clonare carte bancomat con il metodo “skimmer”.

Nel pomeriggio di ieri 24 novembre, due rumeni sono stati denunciati da personale della Squadra Mobile perché ritenuti responsabili di aver applicato uno skimmer in una colonnina per il pagamento automatizzato del prelievo di carburante.

Nello specifico alle ore 9 di ieri, il responsabile commerciale di una rete di distributori di carburante contattava questi uffici poiché suo personale dipendente, presso un distributore di benzina sito in questo Comune, aveva rinvenuto in una colonnina per il pagamento automatizzato del prelievo di carburante, un dispositivo elettronico estraneo. Lo stesso rappresentava altresì che alcuni utenti già la sera prima avevano lamentato il malfunzionamento di quella colonnina destinata all’inserimento delle carte di pagamento per usufruire del rifornimento di carburante.

Le caratteristiche dell’oggetto, la posizione dove era stato allocato ed il malfunzionamento generato e consistito anche in un prolungamento dei tempi per la lettura dei dati presenti sulle carte di debito/credito inserite dai clienti nella colonnina di rifornimento carburante, facevano ritenere che fosse un dispositivo idoneo ad estrarre i dati identificativi delle medesime per procedere poi ad operazioni di clonazione.

Pertanto personale della Squadra Mobile si recava sul posto al fine di sequestrare il dispositivo in questione ed acquisire i filmati del sistema di videosorveglianza, la cui analisi delle immagini consentiva di verificare che ad installare lo skimmer erano stati due soggetti di sesso maschile che erano giunti presso la stazione di servizio a bordo di un furgone di cui era possibile anche rilevare la targa.

Le immagini inoltre riprendevano anche il tentativo, da parte dei medesimi soggetti, di applicare una mini telecamera probabilmente destinata a cogliere e registrare i codici operativi (PIN) delle carte dei clienti.

Alla luce di quanto sopra veniva diramata agli altri uffici la targa del furgone e verso le ore 15,30 personale dell’UPGSP lo intercettava fermo in questa via Manzoni.

Predisposto un servizio di osservazione, all’arrivo di due soggetti dalle medesime caratteristiche fisiche di quelli ripresi dalle telecamere, si procedeva alla loro identificazione ed a effettuare nei loro confronti una perquisizione, estesa poi anche al veicolo. Tale attività ha permesso di rinvenire e sequestrare altri dispositivi elettronici del tipo di quello già acquisto, altro dispositivo elettronico artigianale da poter associare a schede di memoria tipo micro SD, un lettore di bande magnetiche, nastro biadesivo, schede di memoria tipo micro sd, lamine in metallo presagomate, un personal computer e due telefoni cellulari dove potrebbero essere conservati o tramite i quali potrebbero essere stati inviati i dati carpiti fraudolentemente.

Al buon esito dell’attività si è giunti anche grazie alla tempestiva segnalazione pervenuta in Questura, pertanto si invitano tutti i titolari di esercizi pubblici muniti di postazione bancomat a segnalare tempestivamente eventuali anomalie.

Trento: denunciati due rumeni che avevano tentato di clonare carte bancomat con il metodo “skimmer”.

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