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Torino, Rivarolo Canavese: uccide la moglie, il figlio e una coppia di anziani, poi si spara con l’arma dei delitti

Il responsabile, l'83enne Renzo Tabarella, è ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino

Torino, nella tarda nottata a Rivarolo Canavese, verso le 3 del mattino, i Carabinieri di Ivrea sono entrati nell’appartamento in cui viveva Renzo Tabarella insieme alla sua famiglia e si sono trovati davanti la scena di un quadruplice omicidio e di un tentato suicidio.

L’allarme è stato dato dalla figlia di due delle vittime, i padroni di casa dell’appartamento al quinto piano di corso Italia 46. La donna, che non riusciva più a contattare i genitori già dal tardo pomeriggio, ne ha quindi denunciato l’irreperibilità ai Carabinieri. I militari sono giunti sul luogo e hanno indagato porta a porta per avere informazioni sulle persone scomparse. Quando si sono accorti che Tabarella, pur presente in casa, non rispondeva al citofono, e saputo che possedeva una pistola, hanno chiesto l’autorizzazione alla Procura per l’irruzione nell’appartamento e sono entrati dal balcone interno grazie ai mezzi messi a disposizione dai Vigili del Fuoco. Da lì a breve la terribile scoperta, l’uomo aveva tentato il suicidio dopo aver vigilato per ore sui cadaveri della moglie, del figlio e dei padroni di casa.

Secondo la ricostruzione, l’83enne ha prima sparato alla moglie e al figlio nelle loro camere da letto e ha poi ha accolto i padroni di casa e ha ucciso pure loro. Dopo aver consumato i delitti e accortosi dell’arrivo dei militari, Tabarella si è inflitto un colpo d’arma da fuoco alla gola con la sua pistola semiautomatica calibro 9×21, per cui aveva un regolare permesso.

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Rimane il mistero riguardo alle motivazioni del gesto. Nessun testimone ha sentito gli spari e, allo stato attuale dei fatti, non è possibile sapere se i padroni di casa siano vittime casuali, uccise perché si erano accorti dei tragici eventi, o fossero obiettivi designati di un piano omicida ordito dal Tabarella.

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