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Sfruttava connazionale per farla prostituire

La Polizia di Stato a Milano ha individuato e arrestato un uruguaiano di 48 anni per riduzione in schiavitù, sfruttamento e induzione alla prostituzione di una sua connazionale 22enne.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Milano, su segnalazione dell’InterPol, sono intervenuti in via Wildt e
hanno arrestato un cittadino uruguagio di 48 anni per riduzione in schiavitù, sfruttamento e induzione alla prostituzione di una sua connazionale di 22 anni. La vittima
era riuscita a contattare i famigliari in Uruguay inviando foto e video allertandoli della situazione in cui versava.

I poliziotti, dopo aver individuato l’appartamento dello stabile, con l’ausilio del Vigili del Fuoco, sono entrati da una finestra trovando i due cittadini sudamericani.
L’uomo, con la scusa di offrire un lavoro come commessa in negozi d’abbigliamento, era partito in aereo insieme alla giovane vittima dal Paese sudamericano, passando
dalla Spagna, per poi indurla a prostituirsi nel capoluogo meneghino dall’aprile scorso. Inoltre, la giovane ha subito minacce con ritorsioni nei confronti della sua
famiglia in Uruguay da parte dell’uomo che la obbligava a stare in casa senza poter uscire se non per adescare clienti nella vicina via Teodosio per consumare i rapporti
sessuali, con disposizioni persino su cosa e quando mangiare. L’arrestato, che si impossessava interamente dei proventi dell’attività di meretricio della giovane, è
stato associato preso il carcere San Vittore di Milano.

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