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Scuolabus dirottato, al via il processo con 35 parti civili

I circa 35 ragazzi coinvolti nel dirottamento dell’autobus nei quali viaggiavano gli alunni della scuola Vailati di Crema si sono costituiti parte civile nel processo in Corte d’Assise a nel processo davanti alla Corte d’Assise di Milano a carico di Ousseynou Sy, l’autista che prese in ostaggio i giovani sul bus, poi incendiato, a San Donato Milanese. Si sono costituiti pure il Comune di Crema e, solo per il reato di incendio, la società proprietaria del mezzo, la Autoguidovie. In aula presenti anche l’imputato, alcuni genitori e una ragazzina quel giorno era sul bus. Era Il 20 marzo 2019 quando un autobus di studenti della scuola media Vailati di Crema sulla strada provinciale 415 ‘Paullese’ che collega Pantigliate a San Donato Milanese (MI) era stato sequestrato dall’autista, un senegalese 47enne italiano dal 2004 con alcuni precedenti penali. Il mezzo dove viaggiavano insegnanti e ragazzini era stato dirottato e dato alle fiamme. Poteva essere una strage, ma i passeggeri a bordo sono stati salvati dal tempestivo intervento dei carabinieri.Il pool difensico dei ragazzi e dei loro genitori ha chiesto la chiamata in giudizio, per i profili risarcitori, di Autoguidovie S.p.A. quale responsabile civile dell’evento. E’ un punto focale che rischia di passare in secondo piano, ma è importante riconoscere tutte le responsabilità, non solo dell’autore materiale, ma anche di chi avrebbe dovuto garantire con personale adeguato la sicurezza dei ragazzi.Luigi Santangelo dello Studio LSM: “Il processo penale è l’occasione privilegiata per considerare, oltre alle responsabilità personali del conducente, anche quelle di chi deve garantire ai ragazzi un trasporto in tutta sicurezza”. Fabio Cagnola, di Cagnola & Associati: “Sarà pertanto nostro primario interesse tutelare i minori e le loro famiglie con il fine ultimo di garantire un adeguato risarcimento di quanto ingiustamente subito” Marisa Meroni e Laura Giammarrusto dello Studio legale SZA: “un risarcimento adeguato alla gravità dell’accaduto potrà rafforzare la funzione preventiva delle responsabilità di chi svolge l’attività di trasporto” Il pool dei difensori è composto dagli avvocati Luigi Santangelo ed Irene Gittardi per lo Studio LSM, gli avvocati Fabio Cagnola e Valentina Quattrini per lo Studio Cagnola & Associati e gli avvocati Marisa Meroni, Laura Giammarrusto e Marco Petrassi per SZA Studio Legale.

 

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