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San Daniele Po, riceve un messaggio dalle Poste ma è falso, donna truffata per 1.600 euro

Un 37enne è stato denunciato per frode informatica

San Daniele Po (Cremona), riceve un messaggio dalle Poste ma è falso, donna truffata per 1.600 euro.

Si è conclusa in questi giorni un’attività d’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di San Daniele Po, città in provincia di Cremona, che ha permesso di denunciare un soggetto resosi responsabile del reato di frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici.

L’attività ha avuto origine dalla denuncia presentata da una 37enne residente a San Daniele Po, che nel mese di aprile di quest’anno riceveva sul suo smartphone un sms, poi rivelatosi fraudolento, a nome di Poste Italiane, nel quale veniva paventata la sospensione del suo conto corrente.

La truffa

Il messaggio conteneva un link alla quale la donna accedeva e che la rimandava su un sito apparentemente identico a quello di Poste Italiane. Da qui veniva richiesto di compilare alcuni campi inserendo i propri dati personali, cosa che la donna faceva ricevendo successivamente un nuovo sms nella quale veniva invitata a contattare per chiarimenti un’utenza telefonica “fissa” di Milano.

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Dopo aver contattato detto numero, veniva rassicurata dall’interlocutore sul fatto che la problematica sarebbe stata risolta in pochi giorni, ma in data 4 aprile constatava presso il locale ufficio postale che sul proprio conto era rimasto meno di 1 euro e che ignoti le avevano sottratto circa 1.600 euro effettuando 18 pagamenti a lei sconosciuti. 

La scoperta del sistema e la denuncia

Le indagini hanno permesso di accertare che il numero telefonico contattato dalla donna non appartiene a Poste Italiane, ma riconducibile ad una rete VOIP fornita da una società di Milano.

Inoltre i militari hanno scoperto che i 18 pagamenti illeciti erano tutte ricariche, ciascuna da 90 Euro circa, effettuate su un conto gioco on line. Tramite l’Agenzia Monopoli di Stato – Direzione Giochi, si accertava che il titolare e reale utilizzatore del predetto conto gioco fosse un 20enne di origini campane che pertanto veniva denunciato per i reati sopra citati.

La somma indebitamente sottratta alla parte offesa è stata sequestrata presso quel conto gioco e rimessa nella disponibilità dell’avente diritto.

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