Saluzzo, furti in appartamento: fermata una banda di giovani ladri
I tre sono inoltre indagati per vari episodi di cessione di stupefacenti
Saluzzo (Cuneo), furti in appartamento: fermata una banda di giovani ladri.
I Carabinieri della Compagnia di Saluzzo hanno arrestato tre giovani (un italiano e due cittadini marocchini di 19, 21 e 18 anni), in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Cuneo su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I tre soggetti risultano indagati per una serie di reati contro il patrimonio, nello specifico furti in abitazione, rapina ed indebito utilizzo di carte di credito e pagamento, consumati nel saluzzese nei mesi di gennaio e febbraio dell’anno in corso nonché per cessioni di sostanze stupefacenti a minori tra il settembre 2021 ed il gennaio 2022.
Fondamentali nello sviluppo delle indagini sono state le analisi dei filmati acquisiti dai sistemi di videosorveglianza di esercizi pubblici e di abitazioni private ed i rilievi eseguiti in sede di sopralluogo di furto dai militari.
Gli elementi di riscontro ottenuti hanno permesso di raccogliere a carico degli indagati indizi sulla partecipazione a otto furti in abitazione e locali annessi (uno a Saluzzo e sette a Verzuolo) nel corso dei quali sono stati trafugati capi di abbigliamento, biciclette, oggetti ed elettrodomestici dalle rispettive cantine, refurtiva in parte già individuata e recuperata dalle abitazioni degli indagati.
Alri reati
Per quanto concerne la rapina, questa è stata consumata nei primi giorni di febbraio presso un’autostazione di Saluzzo ai danni di un ragazzo di 16 anni, avvicinato da tre giovani che con la forza e dietro la minaccia di accoltellarlo, gli rubavano il telefono cellulare.
I tre sono inoltre indagati a vario titolo quali possibili autori di vari episodi di cessione di stupefacenti (hashish) consumati nel comune di Saluzzo da settembre 2021 a gennaio 2022.
Gli arresti sono stati eseguiti a Cuneo, Verzuolo e a Scurcola Marsicana (AQ).
In relazione al presente procedimento penale, si tiene a precisare che le indagini sono in corso di sviluppo, potendo emergere in futuro elementi di segno contrario rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore quindi dell’indagato, da presumersi innocente sino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano