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Nuoro, minacce ai vertici dell’ASSL: indagate 7 persone a Lanusei per inadempimento e frode in pubbliche forniture

Nuoro, nella giornata del 2 ottobre i militari della Compagnia Carabinieri di Lanusei e della Stazione Carabinieri Capoluogo hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 7 persone di Lanusei.

Nello specifico viene contestato il reato di inadempimento e frode in pubbliche forniture con riferimento all’appalto per la sanificazione dei locali dell’Ospedale di Lanusei e degli altri presidi territoriali (tra cui le sedi del Servizio di continuità assistenziale – Guardia Medica) di competenza dell’ASSL di Lanusei. Per il referente sul territorio inoltre il reato di minaccia grave.

Polizzi salvatore cl’84; Piroddi Sauro cl’77; Orrù Marcello cl ’85; Stocchino Massimiliano cl’80 Loi Antonello cl’93 Stocchino Rossano cl’74 e Farci Mattia cl’84, sono i nomi degli indagati nelle attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Lanusei (magistrato dr. Gualtiero Battisti) e condotte congiuntamente dai Carabinieri della Compagnia e della Stazione di Lanusei e dai Carabinieri del NAS di Sassari.

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Le indagini avevano preso le mosse – ad inizio del mese di gennaio dell’anno corrente – da accuse di minacce perpetrate da ignoti contro i vertici dell’ASSL e da denunce incrociate, provenienti per un verso dai lavoratori della Società Cooperativa In Linea di San Cataldo (Provincia di Caltanissetta), la quale era risultata – a fine anno 2020 – aggiudicataria del predetto appalto per la sanificazione, per altro verso dai vertici dell’ASSL, relative in prima battuta a danneggiamenti dei macchinari utilizzati per la sanificazione, in secondo luogo a condotte gravemente inadempienti degli obblighi assunti – dalla Cooperativa – con l’aggiudicazione dell’appalto.

Informazioni testimoniali sui fatti denunciati, un’attività di perquisizione presso il nosocomio e presso le varie sedi della Guardia Medica, nonché presso le abitazioni di alcuni degli operai locali (tutti quanti residenti a Lanusei o in altri centri dell’Ogliastra) assunti dalla Cooperativa In Linea per svolgere il servizio di sanificazione, il sequestro penale a fini probatori dei macchinari, degli strumenti e delle sostanze usate – per lo svolgimento delle già menzionate attività – dai lavoratori della Cooperativa ed altre attività avevano posto in essere i militari.

Ne era seguita, da parte dell’ASSL, inoltre l’interruzione dei rapporti contrattuali con la Cooperativa In Linea e l’assegnazione del servizio di sanificazione ad altra società.

A conclusione delle attività d’indagine è emerso :

• L’utilizzo di macchinari per la sanificazione con solo acqua, senza l’additivo – denominato Adantium Plus – richiesto dalla stazione appaltante come necessario ( e peraltro unico di utilizzo consentito);

• L’utilizzo di macchinari per la sanificazione diluendo in acqua un quantitativo del disinfettante Adantium Plus molto inferiore a quello previsto nella scheda tecnica per

l’utilizzo dello stesso disinfettante e indicato, nelle condizioni di fornitura relative alla gara d’appalto, come di necessario rispetto; • L’utilizzo di macchinari per la sanificazione diluendo in acqua, un disinfettante diverso dall’Adantium e denominato Gesan, non previsto dalle condizioni di fornitura ed avente, minore efficacia ( con riferimento agli specifici obiettivi perseguiti con la sanificazione ) nonché caratteristiche di maggiore tossicità e conseguente pericolosità ( tra l’altro in quanto il Gesan ha PH basico, e L’Adantium un ph fisiologico);

• L’Introduzione acqua o Gesan o miscele di questi due prodotti all’interno delle boccette consumate di Adantium, in modo di simulare il versamento nei serbatoi dei macchinari per la disinfezione.

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