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Milan-Dinamo Zagabria: 20 DASPO per i croati e due aggrediti

Le Forze dell'Ordine hanno avuto il loro bel da fare in occasione della partita di Champions League

Milan-Dinamo Zagabria: 20 DASPO per i croati e due aggrediti.

A mezz’ora dall’inizio della partita di calcio Milan-Dinamo Zagabria valida per la Champions League, il bilancio della Polizia di Stato è di 36 tifosi croati accompagnati in Questura per identificazione dei quali 23 sono stati denunciati a vario titolo.

Il corteo dei tifosi ospiti sino allo stadio

Il dispositivo di sicurezza predisposto da via Fatebenefratelli, partecipato anche dall’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e, per i profili di competenza, dalla Polizia Locale, è stato dislocato in città a presidio degli obiettivi sensibili e lungo il percorso che da City Life ha portato circa 4mila supporters croati allo stadio Meazza monitorati anche dall’elicottero del 2^ Reparto Volo della Polizia di Stato.

Due tifosi croati aggrediti

Verso le 16.20, le forze dell’ordine sono intervenute in via Capecelatro dove due tifosi ospiti sono stati aggrediti da persone incappucciate e uno dei due è stato portato in codice verde presso l’ospedale San Carlo.

I DASPO

Il Questore di Milano Petronzi ha, al momento, già emesso 19 DASPO della durata di un anno nei confronti di altrettanti tifosi ospiti e 1 di due anni per un cittadino croato trovato in possesso di sette coltelli.

Due tifosi del Milan arrestati

Inoltre la Polizia di Stato ha arrestato due tifosi milanisti che si sono recati allo stadio Meazza per l’incontro di Champions League tra Milan e Dinamo Zagabria pur con un divieto di accesso alle manifestazioni sportive in corso.

I due, un 26enne e un 29enne, infatti, nel corso dei controlli pre partita effettuati dai poliziotti, sono risultati destinatari di due DASPO emessi dal Questore di Milano, rispettivamente nel 2020 per la durata di 6 anni e nel 2019 per 5 anni.

Il ritorno alla normalità

Il deflusso da parte degli spettatori a fine incontro si è sinora svolto regolarmente sotto il costante monitoraggio delle forze dell’ordine impiegate.

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