Mantova, malmenano e rapinano un coetaneo: fermata una baby-gang violenta
La vittima è stata anche rapinata
Mantova, malmenano e rapinano un coetaneo: fermata una baby-gang violenta.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mantova, nella mattinata di Venerdì 22.07.2022, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di permanenza in casa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia su richiesta della Procura per i Minorenni, nei confronti di sei minorenni
Gli accusati sono tutti di età compresa tra i 14 ed i 15 anni, gravemente indiziati di essere i responsabili di un’aggressione e della conseguente rapina aggravata perpetrata nel sottopasso di via Visi di Mantova nel pomeriggio del 12 Giugno scorso in danno di un coetaneo.
Il pestaggio
A seguito di una lite avvenuta qualche settimana prima per futili motivi, uno dei minori colpiti dalla misura aveva invitato la vittima ad un incontro nella zona di Palazzo Te per un chiarimento. Ma immediatamente lo aveva invitato a seguirlo nel vicino sottopasso dove, ad attenderlo, vi erano altri 5 minori che, immediatamente, in gruppo, aggredivano il malcapitato con calci e pugni, facendo anche uso di un ramo reperito sul posto.
Al termine di quella che si palesava come una vera e propria spedizione punitiva, gli aggressori sottraevano alla vittima un cappellino, una cassa bluetooth e la bicicletta con cui era giunto, per poi darsi a repentina fuga e far perdere le proprie tracce. Nell’occorso la vittima riportava varie lesioni e, in seguito alle cure dei sanitari, veniva giudicato guaribile in 5 gg.
Il riconoscimento
Le indagini avviate nell’immediatezza dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mantova permetteva di identificare tutti i responsabili e ricostruire dettagliatamente il grave fatto reato grazie alla testimonianza della vittima, di alcune persone informate sui fatti, all’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona ed all’acquisizione di un filmato realizzato dagli aggressori e scambiato con altri coetanei. I minori ora dovranno permanere presso le proprie abitazioni con la possibilità di uscire solo per seguire le attività predisposte dai servizi sociali minorili dell’Amministrazione della Giustizia.
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