Lecce, arrestato cittadino pakistano autore di diversi furti e incendi e di danneggiamento della città
Lecce, cercava di entrare all'interno di alcuni alloggi pensando non vi fosse nessuno dentro
Lecce, nella mattinata del 25 maggio, gli agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Sezione Volanti della Questura, hanno tratto in arresto il cittadino pakistano IBRAHIM Adnan, di anni 36, già beneficiario di un permesso di soggiorno per scopi umanitari, per furto in abitazione.
L’uomo, infatti, alle prime luci dell’alba, dopo aver suonato ai citofoni di due appartamenti posti al piano attico di due condomini adiacenti del quartiere Rudiae, con l’intenzione di potervi accedere, non si accorgeva che all’interno vi erano i proprietari, i quali, probabilmente impauriti, non rispondevano. La mancata risposta faceva credere a IBRAHIM Adnan che gli alloggi fossero vuoti e quindi si introduceva sulle terrazze di pertinenza dei due appartamenti, cercando di entrare negli alloggi. A questo punto chiamavano immediatamente il 113 per riferire quanto era in corso.
Prontamente la Volante interveniva e bloccava il ladro mentre era ancora nel tentativo di introdursi nel secondo appartamento.
Già da alcuni giorni IBRAHIM Adnan si stava rendendo responsabile di diversi episodi, anche abbastanza gravi, di danneggiamento e furto e anche danneggiamento a mezzo incendio.
All’inizio di maggio, nei pressi della stazione ferroviaria aveva dato alle fiamme alcuni carrellati per la raccolta differenziata dei rifiuti e una colonnina della rete elettrica. Alcuni giorni dopo incendiava un altro carrellato in piazzale Oronzo Massari.
Il giorno successivo a questo episodio, IBRAHIM Adnan incendiava un carrellato nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e minacciava un addetto alle pulizie dello scalo ferroviario che aveva chiamato il 113 e che aveva riconosciuto il cittadino pakistano come colui che diversi giorni prima aveva azionato degli estintori all’interno della sala d’attesa dello scalo ferroviario, danneggiandola. In quella occasione l’autore si era dato a precipitosa fuga e quindi non era stato rintracciato all’arrivo della pattuglia della Polizia di Stato.
Due giorni dopo ancora, l’uomo veniva nuovamente bloccato dagli agenti della Sezione Volanti all’interno di un parco ricevimenti sulla via Adriatica per Torre Chianca, dove si era introdotto, danneggiando alcuni infissi e suppellettili ed aveva tentato di rubare delle argenterie.
Solo poche notti fa IBRAHIM Adnan era stato bloccato da una Volante all’interno dei bagni pubblici di via Manzoni, dopo aver danneggiato uno scaldabagno e aver allagato i locali.
Per tutti i suddetti fatti IBRAHIM Adnan è stato denunciato all’A.G in stato di libertà.
Prima di ieri il cittadino pakistano è stato arrestato diverse volte per reati simili, per rapina e per un episodio che destò una certa preoccupazione nell’ottobre 2018 quando, ancora le Volanti della Polizia di Stato, furono chiamate ad intervenire nei pressi della stazione ferroviaria, in aiuto di una donna che tentava di divincolarsi dall’uomo che la tratteneva a forza e la palpeggiava nelle parti intime. Bloccato nella flagranza di reato veniva arresto per violenza sessuale e per tale delitto detenuto nel carcere di Lecce sino al mese di aprile del 2020.
Per l’episodio di ieri mattina IBRAHIM Adnan è stato tratto in arresto e come disposto dal P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, tradotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola. Inoltre, già dalle prime denunce per i fatti dei giorni scorsi, la Divisione Immigrazione della Questura di Lecce ha avviato le procedure per la revoca del permesso di soggiorno.
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