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Lavoro nero e irregolarità, controlli dei Carabinieri negli autolavaggi di Trieste

In campo i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale

Lavoro nero e irregolarità, controlli dei Carabinieri negli autolavaggi di Trieste.

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale, nell’ambito di un’attività coordinata e congiunta finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso (lavoro nero) e alla verifica della normativa sulla sicurezza dei dipendenti nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli alle società operanti nel settore degli autolavaggi.

Le ispezioni, dirette ad accertamenti di natura ordinaria e tecnica, hanno riguardato la verifica della regolare occupazione dei lavoratori e del rispetto del contratto di lavoro, con particolare riguardo al contrasto dei più gravi reati dello sfruttamento di eventuale manodopera clandestina.

L’attività ispettiva è stata rivolta in particolare alla verifica della regolarità sul territorio nazionale di cittadini stranieri e al contrasto allo sfruttamento di lavoratori da parte dei datori di lavoro.

L’esito delle ispezioni, svolte in varie zone nel comune di Trieste ha consentito di individuare 4 imprese di autolavaggi, nelle quali risultavano occupati 20 lavoratori, si è concluso con l’accertamento di sanzioni amministrative pari a circa 20mila euro.

In particolare, è stato accertato che un’impresa impiegava un lavoratore “in nero” sui cinque presenti, motivo per cui veniva emesso il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

In un caso invece, veniva contestata al datore di lavoro la mancata formazione sulla sicurezza dei cinque dipendenti.

Sanzionato inoltre, un datore di lavoro di un’impresa di servizi al quale veniva contestata la violazione della normativa inerente il riposo di 40 dipendenti.

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