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La Wagner ferma la sua avanzata su Mosca. Prighozhin: «Vogliamo evitare un bagno di sangue»

Nella Capitale russa misure antiterrorismo. Il sindaco: «Restate in casa»

La Wagner ferma la sua avanzata su Mosca. Prighozhin: «Vogliamo evitare un bagno di sangue».

Erano arrivati a 200 chilometri da Mosca. Si erano ribellati e avevano puntato decisi verso la Capitale russa. Poi, l’improvviso ripensamento: «Torniamo indietro, vogliamo evitare un bagno di sangue».

La brigata Wagner ha fermato la sua avanzata a poche ore di strada da Mosca. Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari, ha spiegato che ora i suoi uomini torneranno verso sud per evitare «uno spargimento di sangue russo» da una parte o dall’altra.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è intestato, in un comunicato diffuso su Telegram, il merito di aver negoziato con Prighozhin “lo stop ai movimenti” delle truppe della Wagner.

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Prima dell’annuncio del capo dei ribelli, ore di grande tensione nella Capitale russa. In molti sono scappati, con i biglietti aerei verso l’estero esauriti nel giro di poche ore. Massiccia l’evacuazione degli edifici pubblici e il sindaco di Mosca, Sergej Semënovič Sobjanin, ha annunciato: «Lunedì giornata non lavorativa. Situazione difficile, restate a casa».

Intanto l’Ucraina ha lanciato un’offensiva in più direzioni sul fronte orientale. Ad annunciarlo il ministro della Difesa di Kiev. «Dirò in russo: l’uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte, senza mostrarsi. Sono sicuro che non è più a Mosca. Chiama da qualche parte, chiede qualcosa da lì… Sa di cosa ha paura, perché lui stesso ha creato questa minaccia». Lo ha detto in un discorso serale alla nazione il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il presidente russo Vladimir Putin in tv aveva dichiarato di essere stati «pugnalati alle spalle», aggiungendo: «Difenderemo il nostro Stato da qualsiasi tradimento». Di fatto, però, resta il giallo su una sua possibile fuga.

Vista la drammatica situazione, l’ambasciata italiana ha invitato i connazionali a “stare al riparo”. «Stop Wagner? Meno morti ci sono, meglio è». Sono le parole del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha voluto commentare a caldo la notizia.

Una giornata incredibile, chiusa ancora da Putin, che ha ringraziato Lukashenko per la mediazione e «il lavoro svolto».

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