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Giulia Cecchettin, il funerale martedì 5 dicembre a Padova

L'autopsia sul corpo della ragazza è durata 14 ore. Turetta: «La volevo solo per me»

Giulia Cecchettin, il funerale martedì 5 dicembre a Padova.

L’ultimo saluto a Giulia Cecchettin è fissato per martedì 5 dicembre, alle ore 11, con la cerimonia funebre prevista nella Basilica di Santa Giustina di Padova. È atteso in queste ore il nulla osta della Procura al rilascio della sala alla famiglia.

Intanto ieri Filippo Turetta, nel carcere di Verona, è rimasto di fronte al pm di Venezia Andrea Petroni per un interrogatorio durato 9 ore. Un racconto dettagliato quello del ragazzo, ma da verificare in tutti i passaggi, che sembra tendere, come possibile linea difensiva, anche ad insinuare qualche dubbio su una reale intenzione di uccidere.

«L’amavo, la volevo per me, non accettavo che fosse finita». Così Filippo Turetta avrebbe parlato di Giulia Cecchettin, da lui uccisa a coltellate l’11 novembre scorso. Come aveva già fatto martedì nelle dichiarazioni al gip Benedetta Vitolo, ha ribadito di voler «pagare e scontare tutta la pena» per le sue responsabilità. Ha messo a verbale che non si dava pace per la fine della relazione con Giulia, che l’aveva lasciato la scorsa estate, e avrebbe provato in tutti i modi a recuperare quel rapporto. Lei cercava di aiutarlo da mesi, di stargli vicino, anche se lui la ricattava con la minaccia del suicidio.

Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando in queste ore riscontri alle sue risposte, è che la coltellata fatale all’arteria basilare, nella parte posteriore del collo, il giovane potrebbe averla sferrata all’interno dell’auto a Fossò. In quel “buco” di 10 minuti, tra le 23.40 – quando la ragazza viene “spinta” a terra, sbatte la testa contro un marciapiedi e il ragazzo la carica nuovamente dentro l’auto – e le 23.50 quando la Fiat Grande Punto viene inquadrata mentre lascia la zona industriale.

Si sta verificando, però, anche se Filippo Turetta possa aver sferrato quel fendente mortale proprio mentre inseguiva Giulia Cecchettin che scappava, prima che cadesse a terra. Pare che lui l’abbia sostenuto e che la difesa sul punto potrebbe provare a giocare la carta dell’omicidio preterintenzionale, tentando di affermare che lei era di spalle e che l’azione sarebbe andata oltre le intenzioni.

Giulia Cecchettin

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