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Firenze, scomparsa di Kata: interrotte le ricerche. Si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione

Il padre della piccola ha ingerito del detersivo in carcere

Firenze, scomparsa di Kata: interrotte le ricerche. Si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.

A Firenze la Procura ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di sequestro di persona a scopo di estorsione, reato di competenza della Direzione distrettuale antimafia, per la scomparsa della piccola Kata, la bambina di 5 anni che vive con la madre e il fratellino nell’ex hotel Astor occupato in via Maragliano.

Sono due i magistrati che coordinano le indagini dei Carabinieri, il sostituto procuratore Giuseppe Ledda e la sostituta Christine von Borries, che fa parte della Dda di Firenze. Da domenica sera Kata è stata cercata da 225 volontari suddivisi in 94 squadre.

Il padre 27enne della bimba, detenuto nel carcere di Firenze, ha ingerito detersivo ed è stato portato in ospedale. Attivato il piano di prevenzione del “rischio suicidio”.

Secondo le prime indagini, invece, la telefonata di un uomo ad un’amica della madre – notizia diffusa ieri – sarebbe invece stata effettuata da un mitomane.

«La stiamo esaminando – ha detto il Generale dei Carabinieri Gabriele Vitagliano, comandante provinciale a Firenze -. Lui dice “tua figlia è con me”. È una pista che stiamo battendo, ma riteniamo che fosse un mitomane. Non ha fornito elementi pratici, né detto perché avrebbe fatto un sequestro, abbiamo elementi per dire che si tratta di una telefonata fallace. Stiamo cercando di rintracciare la persona che ha fatto questa telefonata».

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