fbpx
CAMBIA LINGUA

Deruba due anziane udinesi convincendole che un loro parente avrebbe cagionato un grave sinistro stradale: in arresto finto avvocato

Disposto nei confronti dell'uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la casa del padre, in Campania.

Deruba due anziane udinesi convincendole che un loro parente avrebbe cagionato un grave sinistro stradale: in arresto finto avvocato.

Udine. Nella mattinata di mercoledì, 13 dicembre, gli agenti della Polizia di Stato in forza alla Squadra Mobile della Questura di Udine hanno arrestato un cittadino italiano 18enne per truffa pluriaggravata a danno di due anziane udinesi.

Una signora 88enne, residente in città, poco dopo le ore 11.00 veniva contattata sul telefono di rete fissa da colui che si presentava come un’appartenente alle Forze dell’Ordine, dicendole che la nipote, avendo cagionato poco prima un grave sinistro stradale, era stata arrestata e che per rilasciarla era necessario pagare una cauzione di 10.000 euro. La stessa persona convinceva la signora, terrorizzata, che avrebbe potuto consegnare di lì a poco il denaro ed i gioielli dei quali disponeva ad un “avvocato”, che effettivamente si presentava all’uscio di casa subito dopo, facendosi consegnare 2 orologi e due anelli, per poi darsi a precipitosa fuga a bordo di un’utilitaria. Ricevuta la segnalazione in sala Operativa e grazie anche alla visione delle telecamere della videosorveglianza cittadina, i poliziotti rintracciavano il truffatore prima che potesse prendere la tangenziale per allontanarsi dalla città, trovandolo in possesso non solo di quanto appena ricevuto ma anche di altri 1800 euro, un altro orologio e altri tre anelli preziosi, dimostratisi, all’esito dell’attività di polizia giudiziaria posta in essere, provento di un’analoga truffa perpetrata il giorno precedente, sempre a Udine, a danno in questo caso di una signora 78enne, convinta che la figlia aveva causato un incidente ed era stata perciò arrestata.

Il giovane, peraltro alla guida dell’auto senza aver mai conseguito la patente, residente in un comune della provincia di Napoli, veniva quindi condotto in Questura ed arrestato per il reato di truffa pluriaggravata ex art. 640 comma 2 nr. 2 e 2bis C.P. (l’aver commesso il fatto ingenerando nelle vittime il timore di un pericolo immaginario e l’aver approfittato di circostanze, quali l’età delle persone offese, tali da ostacolare la privata difesa).

Venivano, infine, recuperati e riconsegnati alle vittime, che anno riconosciuto il reo ed i preziosi, in tutto 1845 euro, 3 orologi e 5 anelli.

Ieri, in sede di convalida dell’arresto, il GIP, sussistendo i gravi indizi di colpevolezza e l’esigenza di impedire la reiterazione del reato, disponeva nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la casa del padre, in Campania. Gli agenti della Squadra Mobile stanno svolgendo le ulteriori indagini volte ad identificare il complice dell’arrestato, colui che telefonava alle vittime e le convince a consegnare a questi il denaro e l’oro. Nell’occasione, la Polizia di Stato raccomanda a tutti, in particolare agli anziani che vivono da soli, di seguire questi pochi ma utilissimi consigli/raccomandazioni.

-Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa, anche se vestono uniformi o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In caso di dubbio non esitate a contattare il Numero Unico Emergenza 112 e chiedere ausilio.

-Non date soldi a sconosciuti che si qualifichino come agenti, funzionari di Enti pubblici o privati, avvocati: ricordate che nessun’ Ente, e tantomeno le forze di Polizia, manda personale a casa per il pagamento di bollette o multe, per effettuare rimborsi o sostituire banconote false. Non riponete soldi e gioielli in frigo o altro luogo indicatovi dai presunti agenti: non stanno svolgendo alcuna disinfestazione e non ci sono pericoli! Chiamate invece subito la Polizia di Stato!

-Se vi chiamano al telefono dicendo che un vostro parente ha bisogno di soldi per non essere arrestato o per delle cure mediche interrompete la comunicazione, è una truffa! E se volete chiamare il parente che sarebbe in difficoltà fatelo con altro apparecchio telefonico o cellulare, diverso da quello sul quale avete ricevuto la telefonata sospetta, perchè i truffatori riescono a “tenere occupata” la line telefonica, non consentendovi di trovare la linea o permettendovi solo di parlare con un altro loro complice.

-Un consiglio anche per i più giovani ed i vicini di persone anziane: non lasciate sole le persone anziane, interessatevi alla loro quotidianità, ricordate loro di chiamarvi per qualsiasi dubbio o necessità, o se ricevono visite di estranei, e non esitate a chiamare la Polizia di Stato per segnalare ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga il vostro anziano vicino di casa.

polizia

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×