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Smart working: proroga fino al 31 dicembre per lavoratori fragili e per genitori con figli fino a 14 anni nel settore privato

Per il pubblico un approfondimento per verificare le coperture

Smart working: proroga fino al 31 dicembre per lavoratori fragili e per genitori con figli fino a 14 anni nel settore privato

Lo smart working è prorogato fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni solo nel settore privato.
Lo prevede un emendamento al decreto lavoro che è stato approvato dalla commissione Affari sociali del Senato.
Lo riferisce la relatrice del provvedimento Paola Mancini (FdI). Per il pubblico è invece in corso “un approfondimento” per verificare le coperture e la decisione verrà presa martedì.

Entro i primi 12 mesi i contratti a termine potranno essere non solo prorogati ma anche rinnovati “liberamente”, senza le previste causali; successivamente solo con le causali, prevede un emendamento. Al momento un contratto a termine, entro i 12 mesi, può essere rinnovato solo in presenza di causali, mentre può essere prorogato liberamente entro il primo anno, ma successivamente con le causali. La modifica non è retroattiva: per il computo dei 12 mesi, infatti, si tiene conto solo dei contratti stipulati successivamente all’entrata in vigore del decreto.

Decontribuzione totale per 3 anni per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti, secondo l’emendamento. La modifica riguarda 2023, 2024, 2025 e prevede “un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni”. Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi.

Il beneficiario dell’assegno di inclusione con figli under14 è tenuto ad accettare un’offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km o raggiungibile in 2 ore con i mezzi.

Mentre il beneficiario “attivabile” al lavoro è tenuto ad accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato senza limiti di distanza, per il nucleo con figli con meno di 14 anni, “anche qualora i genitori siano legalmente separati”, l’offerta va accettata se il lavoro “non eccede” gli 80 chilometri da casa o “è raggiungibile” entro “120 minuti” con i mezzi pubblici.

Per i fringe benefit la soglia esentasse resta fissata a 3mila euro solo per i lavoratori dipendenti con figli. Lo riferiscono fonti parlamentari, che spiegano che la norma prevista dal decreto lavoro resta confermata, mentre si starebbe valutando l’esenzione anche per la parte contributiva, che avrebbe un costo di 190 milioni. Nel corso dei lavori sul decreto in commissione Affari sociali del Senato era emersa l’ipotesi di modificare la norma, mentre l’orientamento sarebbe ora di intervenire con un provvedimento ad hoc a partire dalla proposta di portare la soglia a 1.000 euro per tutti più un bonus di 660 euro per figlio.

L’intervento, secondo l’emendamento, stabilisce che per il periodo dal primo giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, è “riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario”.

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