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MAX PAPESCHI – THE BEST IS YET TO COME al M.A.C. di Milano

Decisamente provocatoria risulta essere l’arte di Max Papeschi, colui che è passato alla storia dell’arte contemporanea attraverso la sua Art-World, progetto che ha registrato un forte successo e ritorno di pubblico a livello internazionale, lui ha esposto in diverse galleria nel mondo, se ne contano più di cinquanta. Il favore della critica verso Max Papeschi ha avuto l’effetto di dare una rappresentazione interessante di un autore originale e unico nel suo stile e nella sua poetica, tramite un lavoro che si può considerare Politically-Scorrect, un Topolino Nazista e un Ronald McDonald Macellaio, sono icone che nell’immaginario comune si raffigurano come rassicuranti ma che nell’arte di Max Papeschi diventano oggetti inquietanti e figure terrificanti.
Max Papeschi, The best is yet to come è la personale organizzata e promossa da Fondazione Maimeri presso il M.A.C. di Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano, curatela di Gerald Casale e di Silvia Basta, allestita dal 15 Novembre al 26 Novembre.

Max Papeschi si avvicina, affermandosi, alla digital-art dopo una lunga attività nell’ambito teatrale, televisivo e cinematografico quale autore e regista. “Vendere Svastiche e Vivere Felici” è l’autobiografia di Max Papeschi edita nel 2014 da Sperling & Kupfer (Gruppo Mondadori), una lunga vita artistica fatta di scandali, successi e di azioni anticonformiste, quale vuole essere la sua produzione, dell’autore dell’enorme svastica appesa a un palazzo, di un video pornografico diventato opera d’arte, di colpi di scena quali la finta nomina ad ambasciatore della propaganda socio-culturale della Corea del Nord, di colui che ha inventato la vendita all’asta della propria madre e il matrimonio riparatore con la star della Disney: il surrealismo entra in gran parte nella produzione di Max Papeschi, sfiorando, in qualche lato, il grottesco, così come grottesca risulta essere la sua autobiografia.

La mostra vuole celebrare il compleanno artistico di un autore, quale Max Papeschi, ricco di ironia, di sarcasmo e di egocentrismo divertente e divertito, un’arte senza limiti nel suggestivo itinerario di una produzione, quale quella che sarà esposta al pubblico, che vedrà l’esibizione delle più rilevanti e significative opere di Max Papeschi, alcune riproposte in una vesrione macroscopica e altre inerenti il nuovo progetto installativo Welcome to North Corea.

Nell’ambito della mostra sarà proiettato il video artistico e il video musicale realizzato in collaborazione con Maurizio Temporin per il singolo “It’s all DEVO” di Gerald Casale. Ricordiamo che la mostra, il cui vernissage
è organizzato per martedì 15 novembre 2016 alle ore 18:30, vedrà la star dei Devo, Gerald Casale, quale curatore insieme a Silvia Basta di Fondazione Maimeri vedendo Flavia Vago come parte operativa dell’evento, lei project manager di Welcome to North Korea.

Articolo di Alessandro Rizzo

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