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Escher a Palazzo Reale di Milano

Sembra quasi un precursore delle grafiche e delle opere che, oggi, attraverso le nuove tecnologie riusciamo a realizzare, ma, in realtà, è autore, uno dei più fondamentali, del XX secolo: stiamo parlando di Maurits Cornelis Escher, muore nel 1972 segnando una pagina importante nell’arte compositiva moderna. Escher è in mostra dal 24 giugno presso Palazzo Reale in un percorso antologico quanto personale dell’artista, a cura di Marco Bussagli e di Federico Giudiceandrea e prodotta da Palazzo Reale, da Arthemisia e da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore.

L’esposizione vuole accompagnarci in un viaggio conoscitivo che parte dalle basi fondanti dell’arte di Escher, l’influsso di uno stile Liberty che si avvalora di una definizione della portata essenziale di una produzione artistica che ci garantisce, dapprima, la lettura di un figurativo astratto e concettuale, giungendo, infine su quell’evoluzione nella sua produzione tale da scorgere una scomposizione delle forme e delle figure, abbattendo ogni regola geometrica e fisica esistente e presentandoci dimensioni nuove e inattese in un gioco di forme e di linee vorticoso.

La creatività di Escher non trova confini e si esplica in una visione immaginifica quanto surreale in un confronto magico che si attesta in un’espressione di grande novità nel contesto artistico in cui la produzione artistica dell’autore si inserisce. Escher amava l’Italia, cosi come i suoi viaggi a Cordova e a L’Alhambra sono momenti di grande dirompenza nella maturazione dell’autore. Escher viveva la sua arte come espressione dfi formule matematiche, grande sarà la sua influenza sulla musica, e anticipa diverse correnti del Novecento, lui che si poneva nei suoi lavori di tassellatura e di proposizione di oggetti impossibili come riferimento dialettico con gran parte delle Avanguardie a lui contemporanee, cosi cone con tanta parte del Futurismo e del Surrealismo internazionali.

La mostra sarà visitabile al pubblico fino al 22 gennaio 2017.

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