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Rovigo, grande appuntamento con la danza al Teatro Sociale: Zappalà porterà in scena “Rifare Bach”

Giovedì 24 febbraio alle 21, la compagnia Zappalà Danza, porterà in scena “Rifare Bach” con la musica del celebre Johann Sebastian Bach.

Rovigo, grande appuntamento con la danza al Teatro Sociale: Zappalà porterà in scena “Rifare Bach”.

Giovedì 24 febbraio alle 21, la compagnia Zappalà Danza, porterà in scena “Rifare Bach”, per la regia di Roberto Zappalàmusica di Johann Sebastian Bach.

Con questa creazione Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo, e lo fa dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach, che con la sua musica cristallina e preziosa incarna per il coreografo l’ideale di un’arte pura e “onesta”. Al centro del lavoro un universo coreografico che mette il corpo, con tutta la sua fragilità, quale elemento fondante e transito ineludibile.

La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach ha nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale, come delle mini ouverture che introducono le note bachiane. Immagini bucoliche si susseguono, una natura quasi da alba dell’umanità dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia sono ancora assenti, un grido d’allarme “futurista” che crea spazi su cui riflettere e sul sentire comune a volte assopito.

Far vivere in danza l’ammirazione che Zappalà nutre da sempre per il grande musicista tedesco è stato il fattore trainante che gli ha permesso di comporre tra soli, duetti, trii e ensemble, alcune delle pagine coreografiche a lui più care nella sua trentennale attività. Il titolo ‘Rifare Bach’ vuole anche essere un richiamo alle tante rivisitazioni musicali che nel tempo sono state fatte delle opere del compositore tedesco, e alcune di queste sono parte della ricerca del coreografo nella composizione musicale dell’opera.

Molti anni sono trascorsi da quando Roberto Zappalà si è confrontato con una creazione priva di una forte drammaturgia spesso legata al sociale, in Rifare Bach nessuna drammaturgia articolata e nessun intellettualismo, soltanto una stretta relazione tra l’estetica più eterea della musica e quella più carnale della danza per un viaggio denso di poesia.

“Gli esseri umani hanno da sempre guardato alla natura per comprendere il senso del loro essere qui e delle loro azioni. La natura è comune a tutti ed è la madre di tutti, considerare la natura equivale a considerare l’universalità delle cose. La definizione etimologica di universo pone l’accento sull’unità di corpo e scopo quindi universalità equivale alla volontà di unire tutti in una dimensione di convivenza. La musica di Bach per quanto mi riguarda riesce ad unire ogni espressione d’arte sotto uno stesso involucro ed è strumento di creatività infinita così come lo è la natura, anche quella che (nei suoni) è presente nel mio lavoro e che ha stimolato la mia capacità cognitiva di creare e inventare e così il mio processo di acquisizione di conoscenze e comprensione attraverso il pensiero. Uno spazio dove silenzio, ascolto, percezione e gesto saranno presenti in modo unitario nel rispetto delle singole differenze.” Roberto Zappalà.

I biglietti sono in platea e posto palco hanno un prezzo di 26 euro intero e 23 euro ridotto; la gradinata 20 euro intero e 17 ridotto; la loggia 14 euro intero e 12 ridotto; il loggione 12 euro intero e 10 ridotto.

Gli orari di apertura sono i seguenti: dal lunedì al sabato 9.00-13.00 / 15.30-19.30; nei giorni di spettacolo: mattutini 8.30/13.00 – 15.30/19.30; matinée 9.00/13.00 -15.00/19.30; serali: 9.00-13.00 / 15.30-22.30. Aperto nei giorni di spettacolo domenicale con chiusura il lunedì successivo.

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