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Trasformazione digitale: quali sono i pilastri fondamentali

Trasformazione digitale: quali sono i pilastri fondamentali

 

Molto spesso la trasformazione digitale viene identificata solo con il processo che passa dagli archivi cartacei a quelli virtuali.

Naturalmente non è così: traghettare un’attività verso la trasformazione digitale è un processo lungo, che richiede visione, volontà di cambiamento e formazione a tutti i livelli.

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Il paradosso è dietro l’angolo: si decide di digitalizzare ogni documento in formato PDF per svuotare gli archivi aziendali, ma poi si fa comunque la copia cartacea perché “non si sa mai”.

In questo articolo vedremo come si articola davvero la trasformazione digitale.

Trasformazione digitale: da dove partire

Semplificare, ottimizzare, velocizzare: queste le vere parole d’ordine per un’efficace trasformazione digitale.

La trasformazione digitale è un percorso che richiede innanzitutto una strategia: serve partire da un’attenta analisi dei processi, dei flussi e delle esigenze che possono essere soddisfatte grazie a Digitaliso.

Lo scopo più vero e profondo della trasformazione digitale quindi non è quello di dematerializzare gli archivi.

Il più importante vantaggio che la trasformazione digitale porta è un ripensamento globale delle strategie, un alleggerimento delle procedure ed un’apertura a nuovi modelli di business, come ad esempio l’opportunità di aprirsi all’ e-commerce e alla visibilità web.

I vantaggi della trasformazione digitale

Il vantaggio principale relativo alla trasformazione digitale risiede nell’economicità.

Molti processi un tempo affidati al lavoro dell’uomo, oggi sono portati a termine con successo da meccanismi di IA (Intelligenza Artificiale).

Un esempio su tutti?

Le chatbot.

Si tratta di software impostati sul linguaggio umano, che riproducono le risposte standard e più pertinenti alle domande più frequenti del cliente nell’ambito, ad esempio, del post vendita ma anche delle domande più frequenti che il pubblico potrà avere prima di procedere all’acquisto, magari virtuale.

Avvalersi di strumenti come questo significa non solo semplificare di molto l’intero flusso di customer care (assistenza clienti), ma di renderlo economico ed efficiente grazie ad un’automazione di processo che farà risparmiare tempo e creare conversioni, cioè acquisti.

La trasformazione digitale passa anche da questi strumenti.

Un altro importante strumento a disposizione per semplificare i flussi della trasformazione digitale è senza dubbio il CRM (Customer Relationship Management).

Questo strumento per la trasformazione digitale alleggerisce di molto una delle attività più impegnative, anche in termini di tempo speso, in cui solitamente si impegna la forza vendita.

Che senso ha infatti impegnare il reparto commerciale a fine mese in una lunga e noiosa attività di reportistica?

Un software CRM di qualità sarà in grado di sollevare il personale da questa incombenza.

Non solo: una trasformazione digitale ben riuscita, anche in ambito CRM, porterà report e dati precisi e impaginati in modo corretto, per essere immediatamente visualizzabili.

Un CRM affidabile è uno dei pilastri della trasformazione digitale: si tratta di uno strumento tecnologico che semplifica la vita quotidiana del flusso di lavoro e permette al management di ottenere dati e statistiche particolareggiate, da poter analizzare in modo semplice ed immediatamente visualizzabile per prendere le migliori decisioni strategiche.

Ancora non siete convinti?

Che dire allora della semplificazione della catena di approvvigionamento e della supply chain portata da strumenti di trasformazione digitale come le piattaforme di condivisione file o i software per le video riunioni?

Ancora una volta ecco che la trasformazione digitale si rivela strumento fondamentale per semplificare i processi e migliorare la qualità del lavoro, sia quotidiano sia più strategico.

Trasformazione digitale: chi guida il processo?

Spesso si pensa che per ottenere una buona trasformazione digitale, a capeggiare il processo dovrebbe essere il management o la proprietà.

In realtà non è così.

Non lo è perché, vista la quantità di strumenti a disposizione e la complessità dell’implementazione iniziale, è importante coinvolgere la proprietà ma solo come co-protagonista.

La vera figura che dovrebbe guidare la trasformazione digitale è un manager, definito nella figura del Chief Digital Officer.

Un’altra caratteristica che questo manager dovrebbe avere è senza dubbio quella di essere una risorsa in outsourcing.

Questo significa quindi che dovrebbe essere una risorsa presa all’esterno dell’organigramma aziendale.

Uno sguardo esterno porterà una trasformazione digitale più attenta, focalizzata solo sull’efficientamento delle strategie e non considererà elementi di distrazione come potrebbero essere i giochi di potere o le dinamiche tra colleghi.

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