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RAFINHA E ALBA, IL BARÇA CASTIGA L’INTER DI CHAMPIONS

Nerazzurri intimoriti e ridimensionati dal possesso palla dei blaugrana. Al Camp Nou finisce 2-0 con la marcatura dell’ex nel primo tempo e il raddoppio nel secondo

Si ferma a Barcellona la marcia vittoriosa dell’Inter. I blaugrana danno ai nerazzurri una lezione di come si gioca quel calcio che mister Spalletti predica spesso ai suoi giocatori e avrebbe voluto vedere messo in pratica anche al Camp Nou. Possesso palla, qualità, tanta qualità, e gioco di squadra. Per farti girare a vuoto, ammucchiare, perdere di lucidità. E rifilarti il colpo del ko quando ti ha anestetizzato per bene. Ci ha provato l’Inter, non è partita male nel primo quarto d’ora, nel quale è riuscita a portare la palla e non abbassare il baricentro. Poi prima del gol era già schiacciata nella sua metà campo. Qualche fiammata in avvio di ripresa quando l’ingresso di Politano e una migliore predisposizione di Valero sembravano segnare la riscossa. Si sono visti anche pressing alto, fino al limite dell’area avversaria, e recuperi sotto porta. Ma poi il Barcellona ha ripreso velocemente il possesso del gioco e alla fine il risultato avrebbe potuto essere più rotondo del 2-0 se Handanovic non fosse stato provvidenziale in almeno due occasioni. Come è vero che all’Inter le opportunità non sono mancate. Però macchiate da troppi errori, le ripartenze sono state quasi tutte sporcate e se contro il Barcellona non sfrutti le occasioni, non hai speranze. È mancata soprattutto la qualità, hanno pesato gli infortuni e gli ‘acciaccati’. Troppo Barcellona, davvero, per questa Inter in crescita ma che ha ancora bisogno di andare a scuola. Dopotutto se Bonucci e Chiellini potrebbero insegnare ad Harvard come si difende, i blaugrana non sfigurerebbero come docenti a un master su come si fa girare la palla… Arrivederci a San Siro, ma forse due settimane sono troppo poche per superare l’esame.

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La cronaca

Inter schierata con Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah, Vecino, Brozovic, Candreva, Valero, Perisic, Icardi. Il Barcellona risponde con ter Stegen, Roberto, Piquè, Lenglet, Alba, Rakitic, Busquets, Arthur, Rafinha, Suarez, Coutinho. Miranda preferito a de Vrij, D’Ambrosio a Vrsaljko, Brozovic e Perisic a stringere i denti. Nei blaugrana spunta a sopresa l’ex Rafinha. E sarà lui a punire l’Inter con il primo gol, sul quale non ha esultato per rispetto dei tifosi nerazzurri. Però l’Inter non parte male. Al 16’ Perisic crossa basso per Icardi che sfiora la traversa. Al 18’ miracolo di Handanovic sulla linea di porta su incornata di Lenglet. Il Barcellona guadagna metri, sulla trequarti Valero non sembra in serata, l’Inter non recupera palle. Così al 32’ Suarez restituisce palla a Rafinha che si incunea tra Skriniar e D’Ambrosio e porta in vantaggio il Barcellona. Al 38’ Vecino la tocca al volo, palla di poco alta, su passaggio di Skriniar. Al 47’ punizione di Coutinho deviata da Miranda con la palla che sfiora il palo. Nella ripresa Spalletti si gioca la carta Politano al posto di Candreva e al 50’ proprio un cross dell’ex del Sassuolo attraversa pericolosamente l’area del Barcellona e viene deviato in angolo da ter Stegen; al 51’ tacco di Icardi in area per Politano che la manda alta sopra la traversa. L’Inter pressa alto, va a infastidire difensori e portiere e recupera anche qualche palla. Ma al 59’ Suarez lascia fermo Asamoah e Handanovic salva il risultato; al 61’ Langlet si trova solo davanti ad Handanovic (con la colpevole partecipazione di Asamoah), che la respinge di piede, salvando per la seconda volta il risultato. La musica cambia: al 71’ traversa di Coutinho su respinta di Handanovic, impegnato da Suarez. Al 77’ colpo di testa debole di Keita, al 78’ cross basso di Asamoah, ma Martinez (entrato al posto di Valero al 63’) la sporca poco oltre il palo. Al 77’ Keita prende il posto di Perisic, ma all’81’ ecco il sinistro a girare di Rakitic che fa la barba al palo. Solo un’illusione il contropiede dell’Inter con Martinez che non serve Icardi e Keita liberi e la tira debole tra le braccia di ter Stegen perché all’82’ Rakitic pesca con un bel lancio Jordi Alba che si libera di Skriniar e segna il gol del raddoppio di sinistro; Al 90’ Suarez, liberato da Jordi Alba in area, si vede negare il terzo gol da Handanovic. 

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