“Parco delle Mura”, inaugurato il primo progetto trekking urbano autoguidato a Verona.
Una camminata urbana lungo le mura storiche, per scoprire la città, ascoltarne le voci, vivere le persone e i luoghi “nuovi” che in realtà sono ogni giorno sotto ai nostri occhi distratti. Ma anche un’occasione per i turisti di alternare qualche ora all’aria aperta a quelle trascorse nei musei.
Tutto questo è il trekking urbano “Parco delle Mura” promosso dal Comune di Verona, in collaborazione con MACA-Museo A Cielo Aperto e Minitrekking, per valorizzare il “Parco delle mura e dei forti” e presentato stamattina ad una quindicina di operatori turistici e travel blogger, con una prima passeggiata in compagnia del consigliere comunale Pietro Trincanato, presidente della Quarta Commissione urbanistica, edilizia monumentale e patrimonio, dei referenti della Direzione Cultura Turismo Spettacolo Stefania Bertonie e dell’Ufficio Unesco del Comune Ettore Napione, e di Minitrekking Corinna Candian e Gaia Cecilia Santini.
Al momento debutta un percorso, ma non si esclude ne saranno aggiunti altri, attrezzato con cartelli con QR code per le audioguide in quattro lingue, approfondimenti testuali e fotografici e link utili. Il tragitto si potrà fare a piedi seguendo la proposta di diversi filoni di argomenti in successione: giallo per storia e cultura; azzurro per informazioni e curiosità; verde per natura e ambiente; rosso per sport e movimento. Il tragitto è lungo circa quattro chilometri, percorribili in due ore, con partenza da piazza Bra e arrivo a Porta Nuova. È una passeggiata tra siti storici e natura: ci si addentra per piazze e quartieri, porte, chiese e bastioni e anche lungo il fiume Adige che incornicia il cuore della città.
Il percorso, pensato per turisti italiani e stranieri, e per le cittadine e cittadini veronesi, con partenza dall’ufficio Iat in piazza Bra, passa per Castelvecchio e poi lungo l’Adige inoltrandosi dalle Regaste verso la basilica di San Zeno, porta San Zeno e quindi il bastione San Bernardino, Porta Palio, i bastioni Santo Spirito e dei Riformati, fino a Porta Nuova e al rettilineo dell’omonimo corso che riporta i camminatori in piazza Bra.
“Lo spostarsi a piedi – spiega il consigliere Pietro Trincanato – ci porta a esplorare con ritmo più consapevole, è una modalità anche a misura di bambini e anziani e stimola l’approfondimento attivo. Richiama un turismo sostenibile, esperienziale e destagionalizzato. È ideale per chi si ferma più giorni in città, alternando visite in ambienti interni, e anche per chi vuole approfondire la conoscenza della propria città. Il percorso che presentiamo oggi – spiega il consigliere – è frutto di un bando del Ministero del Turismo per un progetto di valorizzazione culturale di un sito che, lavorando in tempi brevissimi, ci siamo aggiudicati, pensando alla cinta magistrale delle mura, patrimonio Unesco. Abbiamo creato un itinerario destinato a due pubblici: una proposta per i fine settimana dedicata alla cittadinanza veronese, anche famiglie e bambini (presto saranno mappate tutte le barriere architettoniche da eliminare), e un tassello in più dell’offerta culturale e turistica. Diciamo spesso che Verona ha un turismo troppo concentrato in poche porzioni di centro storico, e con questo progetto valorizziamo zone non troppo decentrate, ma meno frequentate e che hanno moltissimo da offrire: chiese, quartieri, curiosità da scoprire. Quella messa a disposizione con il trekking urbano “Parco delle Mura” è un’infrastruttura che non sostituisce in alcun modo le guide professioniste, ma costituisce piuttosto un filo rosso che accompagna in ulteriori esperienze“.
Minitrekking ha origine da un’idea di Corinna Candian e Gaia Cecilia Santini, appassionate camminatrici di origine triestina e trentina, veronesi d’adozione. Il progetto Maca – Museo A Cielo Aperto nasce nel 2019 in Valcanale (Friuli Venezia Giulia) con lo scopo di dare voce ai luoghi offrendo la possibilità a tutti, gratuitamente, di scoprire peculiarità, caratteristiche, unicità.
Il connubio tra queste due realtà ha portato a «Verona cielo aperto» per creare delle pause, nell’era della fruizione veloce, riconsegnando valore al tempo e ai luoghi, trattando con semplicità temi come il rispetto e l’ambiente, dal punto di vista individuale e sociale.
Il termine “mini-trekking” suggerisce il concetto del trekking facile ed è stato pensato per condividere l’esperienza del cammino alla portata di tutti, invogliando a sperimentarlo con i giusti strumenti e tramite l’accesso a informazioni esaustive, chiare per tutti. Minitrekking si occupa di delineare e attrezzare il percorso cui poi vengono abbinate le audioguide e i cartelli informativi di Maca, mentre il coordinamento della comunicazione di progetto è curato da EcoComunicazione.
“Non è solo un’attività ricreativa e formativa, pensiamo alla presa di coscienza delle proprie capacità e limiti nell’ambiente esterno, ma anche un modo sano di stare insieme, di sperimentare la relazione con i propri pari e tra gruppi eterogenei – spiegano Candian e Santini –. Oltre a integrarsi in uno stile di vita salutare, educa al rapporto con la natura e stimola a una visione più lenta e sostenibile. È infine un piacevole modo per scoprire un luogo nuovo: con curiosità, allenando la vista e la capacità di osservazione. Nato con un’idea di museo a cielo aperto fuori dai soliti tragitti, usare Maca è molto semplice: utilizziamo segnaletica già esistente sulla quale poniamo i QR code da ascoltare, senza obbligo di registrarsi. Sono audio di due minuti in italiano, inglese, tedesco e spagnolo. È un sistema fresco, non didascalico, con la voce di Giulia che accompagna e dà spunti per approfondire visite e percorsi con immagini, testi e link delle realtà vicine, come ad esempio il Bacanal del Gnoco. È un bel modo per scoprire la città, e una tendenza che sta prendendo sempre più piede“.
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