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L’urlo del Diavolo: allo scadere Cutrone regala i primi tre punti al Milan.

I rossoneri superano 2-1 la Roma nel big match della 3ª giornata grazie al goal, al 95′ ,del giovane bomber. Gara sontuosa degli uomini di Gattuso che ottengono la prima vittoria stagionale.

Dopo aver conosciuto le future rivali europee: girone abbordabile con Olympiacos, Real Betis e Dudelange, nella settimana che precede la sosta delle nazionali, per il Milan arriva una convincente e meritata vittoria che fa ben sperare per il proseguo della stagione e ridà certezze alla squadra. In un San Siro pieno, che ha accolto il ritorno, al momento solo da illustre tifoso, di Kakà, osannato nel pre-partita, Gattuso conferma per 10/11 la formazione scesa in campo contro il Napoli con l’inserimento dal 1′ di Calhanoglu,reduce da una giornata di squalifica. Cambia anche Di Francesco che azzarda un 3-4-1-2 con Karsdorp e Kolarov sulle corsie.

LA PARTITA

Partenza decisa dei rossoneri che infiamma il pubblico di San Siro. Al 16′ Calabria calcia in porta di controbalzo ma il tiro termina appena alto sopra la traversa. Un minuto più tardi ci riprova il Milan: Higuain in area di rigore scarica una rasoiata, che un attento Olsen devia in angolo. Ancora Milan: alla mezz’ora ci prova Suso con un sinistro violento da fuori aria, respinto ancora una volta dal portiere giallorosso. La Roma prova a rispondere con un colpo di testa di Schick che sollecita Donnarumma al primo intervento della serata. Al 40′ cambia il parziale: Bonaventura imbecca sulla sinistra Rodriguez. Il terzino evita l’intervento di Fazio, con un filtrante rasoterra mette fuori causa Olsen e serve Kessie, che indisturbato arriva sul secondo palo e, a porta vuota, firma il vantaggio rossonero. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa in vantaggio meritatamente.

Nell’intervallo Di Francesco passa ad un più logico 4-2-3-1 sostituendo Marcano con l’ex El Shaarawy. La Roma occupa meglio il campo e prova a raddrizzare una partita che appare assai complicata. Al 50′ Higuain perde un pericoloso pallone nella propria trequarti, ma Dzeko non ne approfitta calciando a lato della porta difesa da Donnarumma. Giallorossi ancora pericolosi con El Shaarawy, imbeccato da un lancio dalle retrovie si ritrova solo davanti al portiere rossonero, che lesto anticipa l’attaccante con un’uscita spericolata fuori dalla propria area di rigore. La Roma fa le prove generali del pari che arriva al 59′: corner dalla sinistra, il pallone dopo una mischia in area carambola sui piedi di Fazio che insacca il pallone alle spalle di un incolpevole Donnarumma. La risposta del Milan non si fa attendere. Higuain lanciato in contropiede, supera Olsen e mette la palla in rete, ma l’arbitro Guida, grazie alla consultazione del VAR, annulla,seppur di poco, il goal per fuorigioco. I rossoneri sono ancora freschi e spingono sull’acceleratore. Al 65′ Calhanoglu si rende pericoloso con una conclusione da fuori che Olsen respinge in bagher. Il Milan ci prova con conclusioni velleitarie da fuori, prima con Rodriguez, uno dei migliori, e poi con Higuain. Gli allenatori corrono ai ripari. per il Milan dentro Laxalt, subentrato anche nella sfida del San Paolo, per un esausto Rodriguez. Di Francesco inserisce prima l’altro ex, Cristante per uno spento Pastore, e Santon per Karsdorp. All’80’ interviene ancora il VAR che questa volta annulla giustamente il vantaggio giallorosso di N’Zonzi. Da un calcio d’angolo, il centrocampista francese stoppa col braccio prima di spedire il pallone in rete: giusto annullare il goal. Gattuso getta nella mischia prima Castillejo, poi Cutrone passando al 4-4-2. La partita sembra destinata al pari, con la Roma che gioca col cronometro per far passare i secondi. Al 95′ N’Zonzi gestisce male un pallone sulla propria trequarti che finisce sui piedi di Higuain che mette, con uno splendido filtrante, Cutrone solo davanti ad Olsen per il nuovo e definitivo vantaggio rossonero.

APPLAUSI

Per la squadra di Gattuso una pioggia di applausi che rende asciutta la serata nonostante la pioggia milanese. Un risultato figlio della mentalità vincente e battagliera di un allenatore che ha saputo trasmettere ai suoi calciatori la filosofia del lavoro espressa attraverso un gioco eccellente. Spicca la prova di Biglia che dopo la pessima partita del San Paolo, ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per il centrocampo rossonero. L’argentino non si è limitato soltanto a gestire e impostare, ma ha anche saputo annullare un giocatore di talento come Pastore. Sontuosa la prestazione di Romagnoli, alla prima da capitano a San Siro. Se Dzeko è in serata no, è anche merito suo: un leader della difesa, merita la fascia. Ottima anche la prova del terzetto offensivo. L’assist del Pipita al 95′ vale il prezzo del biglietto e soprattutto vale il peso di quella maglia (n°9) che i tifosi non vedevano indossare da un campione ormai da troppo tempo.

CUTRONE

Una parentesi a parte la merita il “Man of The Match” Cutrone. Entrare dalla panchina non è mai facile, specie quando giochi in una grande squadra . Arriva da un’annata in cui, con i suoi goal, ha dato un contributo fondamentale per la stagione del Milan, e a 20 anni, pur sapendo di avere davanti uno dei migliori attaccanti al mondo, vuole giocarsi le sue carte e continuare a fare i suoi goal.

NEW MILAN

Il Milan c’è, e l’ha dimostrato. Prima della sosta servivano certezze per dare forza ad un ambiente che pian piano sta ricostruendo un’idea di un Milan vincente e bello da vedere. Sì, perché San Siro sta tornando ad essere un campo da temere, e vittorie di questa portata aiutano anche in vista dei prossimi impegni di campionato ed Europa League. #ANewMilan

Mattia Accogli

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