Non sei l’Inter se non rovini la migliore prestazione del dopo triplette con un secondo posto a un solo punto dalla Juventus. È vero che nello sport conta vincere, però l’annata nerazzurra, con l’opzione Europa League ancora aperta, è un ulteriore passo avanti e la vittoria netta a Bergamo, con la partita chiusa subito, poteva essere la ciliegina sulla torta. Fino a quando mister Conte ha criticato la società in conferenza stampa e in diretta tv ha rincarato la dose, complicando cammino e prospettive dei nerazzurri. Perché le accuse sono state dirette, facendo diventare piccoli i macigni lanciati in passato da Luciani Spalletti e ora la strada si fa in salita. Conte ha un contratto pesante, difficilmente assorbibile dall’Inter con un altro esonero, ma un chiarimento diventa urgente, a meno che non sia lo stesso tecnico a salutare alla fine della prima stagione in nerazzurro. No more crazy Inter? Mah… E così lo 0-2 sul campo dell’Atalanta, con gol del solito D’Ambrosio e capolavoro di Young, gli zero gol presi nelle ultime uscite, le belle prestazioni passano in secondo piano.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini (5′ st Sportiello); Toloi, Caldara, Djimsiti; Gosens, De Roon, Freuler (16′ st Malinovskiy), Castagne (16′ st Hateboer); Pasalic (16′ st Muriel), Gomez (46′ st Da Riva); D.Zapata.
INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni (32′ st Skriniar); D’Ambrosio (32′ st Biraghi), Gagliardini, Brozovic, Young (45′ st Moses), Barella (45′ st Eriksen); R.Lukaku, L.Martinez (26′ st Sanchez).
MARCATORI: 1′ pt D’Ambrosio (I), 2′ pt Young (N)
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