fbpx
CAMBIA LINGUA

JUVENTUS-MILAN 1-0: RONALDO REGALA LA SUPERCOPPA AI BIANCONERI

Un colpo di testa del portoghese permette alla Juventus di alzare la sua ottava Supercoppa. Il Milan sfiora il vantaggio con la traversa di Cutrone, ma sotto di un gol e di un uomo per l’espulsione di Kessié, la squadra di Gattuso è costretta ad arrendersi ai bianconeri. Nel finale rabbia rossonera per un episodio dubbio in area di rigore.

A Gedda, Higuain, subentrato nella ripresa e sempre più al centro di voci di mercato che lo vedono lontano da Milanello, fallisce nel tentativo di far male alla sua ex squadra e perde il duello a distanza con Ronaldo.

LE FORMAZIONI

Gattuso, costretto a rinunciare a Suso per squalifica, conferma ancora Paquetà negli 11 iniziali. Higuain, causa influenza, siede in panchina; in avanti spazio al tridente Castillejo-Calhanoglu-Cutrone.

JUVENTUS: 4-3-3: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur(86′ Bernardeschi), Pjanic(64′ E. Can), Matuidi; Dybala, D. Costa(89′ Khedira), Ronaldo.

MILAN: 4-3-3: Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, RodriguezKessié, Bakayoko, Paquetà(69′ Borini); Castillejo(69′ Higuain), Calhanoglu, Cutrone(79′ Conti).

LA CRONACA

Buon avvio di gara del Milan, ma la prima occasione da gol è per i bianconeri: al 4′, D. Costa, servito da Cancelo nei pressi dell’area di rigore, effettua un insidioso tiro a giro che va vicino al palo alla destra di Donnarumma. Al 16′ ancora la Juventus vicina al gol: dopo una combinazione sulla destra, D. Costa imbuca centralmente per Cancelo che, con un diagonale di destro, sfiora il palo. Il Milan mantiene la squadra corta ed effettua un efficace pressing  nella metà campo avversaria. Al 42′, dalla sinistra, D. Costa mette in mezzo un  traversone per Ronaldo che, in acrobazia, manda il pallone sopra la traversa. Al 45′ buona occasione rossonera: Calhanoglu sfrutta un rimpallo favorevole in area di rigore e calcia verso la porta, ma la sua conclusione viene prontamente parata da Szczesny. La prima frazione di gioco si conclude sul parziale di 0-0.

Nella ripresa i due allenatori confermano gli stessi 22 del primo tempo. E dopo appena due minuti il Milan sfiora il vantaggio: Cutrone,dopo un contrasto in area di rigore,  riceve la sfera e lascia partire un violento sinistro che si stampa contro la traversa e nega la gioia del gol all’attaccante rossonero. Al 60′ la Juventus passa in vantaggio: dalla trequarti, Pjanic scodella in mezzo all’area di rigore per Ronaldo, che, sul filo del fuorigioco, di testa, deposita il pallone alle spalle di Donnarumma. Al 67′ la Juve trova anche il raddoppio ma è netta la posizione di offside di Matuidi, e il direttore di gara, grazie anche al VAR, annulla giustamente il gol. Al 69′ Gattuso passa al 4-4-2, e inserisce Higuain e Borini al posto di Paquetà e Castillejo. Al 73′ episodio chiave del match: brutto intervento di Kessié in mezzo al campo; il direttore di gara con l’aiuto del VAR decide di spedire anzitempo il centrocampista rossonero negli spogliatoi: decisione un po’ severa. All’87’ episodio dubbio in area di rigore bianconera ma il VAR conferma la decisione arbitrale e non segnala nulla. Al 91′ Ronaldo, in contropiede, non sfrutta la superiorità numerica e conclude dal limite, ma Donnarumma non si fa sorprendere. Nei minuti finali il Milan, in dieci, tenta il tutto per tutto, ma la Juventus regge senza troppe difficoltà e porta a casa l’ottava supercoppa della sua storia.

DECIDONO GLI EPISODI

Un buon Milan si arrende ai Campioni d’Italia in carica in una sfida decisa dagli episodi. Una traversa colpita da Cutrone a inizio ripresa e una buona tenuta difensiva non sono bastate ai rossoneri per aggiudicarsi il trofeo. La squadra di Gattuso aveva dato prova di un ottimo pressing nella metà campo avversaria che aveva messo in difficoltà la Juventus. Dal 73′ in poi, la partita che, vedeva già i bianconeri in vantaggio, è stata condizionata da una fin troppo severa espulsione di Kessié per un duro scontro in mezzo al campo.

PERCORSO DI CRESCITA

La squadra ha comunque dimostrato di essere all’altezza della prima del campionato, e ha espresso il suo gioco, seppur non creando molte occasioni da gol. E, considerando che la Supercoppa la giocano due squadre su venti della Serie A, rimane sempre l’orgoglio di poter giocare sfide che valgono un trofeo, e per i rossoneri è la seconda finale in tre anni. Un dato che, nonostante la sconfitta, conferma il percorso di crescita e di personalità che la squadra sta compiendo per tornare ad ambire a vincere e a scrivere pagine importanti di calcio in Italia.

Superata la delusione e le grane di mercato legate alla questione Higuain, i rossoneri scenderanno nuovamente in campo a Marassi, lunedì alle ore 15:00. Ad attenderli ci sarà il Genoa di Piatek, oggetto del desiderio del mercato rossonero, che non potrà essere della partita perché squalificato.

#ANewMilan.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano