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CAMBIA LINGUA

IL NINJA STENDE LA SAMP, A SAN SIRO FINISCE 2-1

Bella partita dei nerazzurri, pericolosi in più occasioni e avanti nel secondo tempo con D’Ambrosio. Gabbiadini pareggia i conti dopo pochi minuti, ma è Radja Nainggolan a riportare in vantaggio l’Inter. Il belga protagonista di diverse azioni e scambi di gioco efficaci.

Quando sei nel bel mezzo di un uragano tutto gira, gira forte. E sembra girare maledettamente male. E anche questa sera non era iniziata con i migliori auspici per una Inter orfana del suo ex capitano e goleador. Quando pochi minuti dopo un vantaggio raggiunto all’ennesimo tentativo, Gabbiadini ha pareggiato i conti, è sembrato crollare il mondo sull’undici guidato da Spalletti. Invece il gol di Nainggolan, festeggiato anche dal mister, entrato in campo ad abbracciare il ritrovato Ninja, segna (forse) un punto di svolta della stagione nerazzurra, è la diga contro le onde sollevate da fasce tolte, multe, polemiche. È la firma su una partita a sprazzi giocata bene dall’Inter, con tutti i suoi protagonisti che hanno risposto presente e con alcune conferme importanti, oltre a quella di un Nainggolan sempre al centro dell’azione, da Dalbert a D’Ambrosio e Gagliardini. Non si può dire che lo spirito dei nerazzurri sia quello sbagliato, fin dal fischio d’inizio. Spalletti mescola qualche carta, lasciando a riposo Asamoah e Vecino e confermando Nainggolan, Perisic e Politano dietro a Martinez. Dalbert prende posizione come terzino sinistro. Solito possesso palla dei padroni di casa che, con il 59,3% di media fino a oggi, sono la prima squadra della serie A in questa particolare classifica. Questa volta però è un dominio meno sterile e infatti la Beneamata si presenta velocemente dalle parti di Audero con Martinez pescato da un lungo lancio di Gagliardini, ma l’argentino si fa ipnotizzare dall’estremo difensore doriano. Ne esce una partita abbastanza piacevole con la Sampdoria quasi mai pericolosa e l’Inter che, con il passare dei minuti, prende confidenza con la palla. Nainggolan ci prova con un bel pallonetto a giro ed è spesso al centro del gioco, Dalbert è l’uomo che mancava nella retroguardia nerazzurra, con qualche lancio smarcante e soprattutto dimostra di sapere tirare traversoni efficaci (e infatti su uno di questi l’Inter passa in vantaggio con Skriniar, annullato per fuorigioco di D’Ambrosio). I nerazzurri sono anche meno dipendenti da Brozovic, inizialmente ben imbrigliato dai difensori sampdoriani e Gagliardini prova a smarcare gli attaccanti con lanci sul lungo in qualche caso efficaci. Però… però il primo tempo si chiude in parità con l’Inter che deve recriminare per gli errori sotto porta e qualche ammonizione di troppo, sempre rischiosa (discutibili però alcune decisioni di Doveri, vistosamente beccato dallo stadio). Squadre allungate nel secondo tempo e subito Sampdoria pericolosa, ma è un falso allarme perché è l’Inter a spingere in avanti con strappi sempre più veloci e pericolosi e scambi pregevoli fino a quando diventa un vero e proprio assalto e l’ingresso di Candreva velocizza la manovra. La porta sembra stregata, ma ci pensa D’Ambrosio a sfatare il tabù. E anche quando il veloce pareggio di Gabbiadini suona come una beffa i nerazzurri non si perdono d’animo e si buttano avanti con forza, idee e qualche giocata da applausi. Le burrasche di gennaio sembrano passate e anche il (dopo? senza?) Icardi sembra meno amaro. 

Le formazioni

Inter in campo con Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, de Vrij, Dalbert, Gagliardini, Brozovic, Nainggolan, Politano, Perisic, Martinez. Sampdoria schierata con Audero, Andersen, Saponara, Ekdal, Praet, Linetty, Bereszynski, Tonelli, Quagliarella, Murru e Defrel. 

Primo tempo

Al 4’ Perisic vicino al gol di testa su calcio d’angolo, con la palla che fa la barba a linea e palo. Al 5’ occasionissima per Martinez, lanciato millimetricamente da Gagliardini dalla metà campo nerazzurra, ma l’argentino la calcia centrale direttamente su Audero. All’11’ Politano calcia alto sopra la traversa dal limite dell’area. Al 16′ ammonito D’Ambrosio per fallo al limite dell’area su Quagliarella lanciato verso la porta. Al 23’ ammonizione per Perisic che secondo l’arbitro commette fallo nel tentativo di recuperare una palla persa al limite dell’area. Al 27’ Linetty stende Politano al limite dell’area, cartellino giallo per il doriano. Al 28’ Brozovic batte una punizione dal limite destro dell’area, palla larga per Dalbert che calcia al volo: fuori. Al 30’ Martinez scambia al limite con Nainggolan: bel pallonetto a giro del belga, di poco fuori. Al 31’ ammonizione per Skriniar che interviene nella trequarti doriana su Saponara: il tocco è sulla palla ma poi frana addosso all’avversario e Doveri non ha esitazioni a tirare fuori il giallo, vistosamente fischiato dallo stadio. Al 33’ Politano calcia a lato dal limite dell’area. Al 35’ brividi nell’area interista con Saponara che calcia una palla che taglia tutta l’area a pochi passi da Handanovic e finisce a lato, poco oltre il palo. Al 36’ tiro rasoterra di Perisic con Audero che prima la blocca, poi se la fa passare sotto il corpo e riesce a riprendere la palla sulla linea di porta. Al 40’ Martinez ruba palla a centrocampo e smarca Gagliaridni con il tacco, ma il filtrante dell’ex atalantino per Perisic si perde sul fondo. Al 45’ Skriniar insacca con un gran tiro al volo da dentro l’area, ma la rete viene annullata per fuorigioco di D’Ambrosio.

Secondo tempo

Subito brividi al 46’ con Defrel che entra in area dalla destra e tira alto a colpo sicuro, ma Handanovic riesce a deviarla. Al 49’ D’Ambrosio la manda alta sopra la traversa colpendo di testa su corner. Al 53’ cross basso di Perisic: la sfiorano sia Martinez che Gagliardini, ma alla fine Audero riesce a salvarla sulla linea. Al 58’ esce Gagliardini ed entra Joao Mario. Al 60’ Politano smarca di tacco Nainggolan in area al termine di un contropiede, la palla è troppo lunga e si perde sul fondo. Al 63’ lancio di prima di Nainggolan da centrocampo a liberare Martinez, che frana nel contrasto con Tonelli. Al 65’ Politano scappa sulla destra, ma fallisce il dribbling in area. Al 67’ tira dal limite dell’area, dopo una bella azione aperta da un tacco di Nainggolan a smarcare Perisic: palla a giro di poco fuori. Un minuto dopo Candreva prende il suo posto. Al 70’ Martinez recupera palla sulla destra e crossa teso su Candreva, che non riesce a prenderla in acrobazia, un minuto dopo è Perisic che si vede negare la gioia all’ultimo minuto da una smanacciata di Audero su un rasoterra a colpo sicuro davanti al portiere. Al 72’, dopo un assalto alla porta stregata, D’Ambrosio la insacca di forza su cross di Perisic, ma è un vantaggio inutile perché al 75’ Gabbiadini, appena entrato, riesce a rubare palla in mischia e spedisce un diagonale imprendibile alle spalle di Handanovic. Però la partita diventa imprevedibile e alla prima occasione Nainggolan recupera una palla al limite e scaglia un diagonale tra portiere e palo per il 2-1. All’87’ gloria anche per Vecino che rileva Nainggolan: standing ovation di San Siro per il belga. Assalto finale della Sampdoria con l’Inter in sofferenza, ma il risultato non cambia. 

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