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Ibrahimovic ipnotizza l’Inter e regala il derby al Milan

Rossoneri sul 2-0 in 3', Lukaku accorcia alla fine del primo tempo ma non basta

Per vincere lo scudetto ci vuole, se non la migliore difesa del campionato, una delle migliori. E se anche nel derby l’Inter ne prende due nel giro di 3’, a inizio partita, deve suonare un campanello d’allarme. Poi puoi avere un centrocampo di qualità e un attacco stellare, ma le rimonte, anche se hai il DNA da squadra pazza, non riescono sempre. E così dopo quasi cinque anni i ‘casciavitt’ riprendono lo scettro del derby ai ‘bauscia’. Inter ferma a quota 7 e cugini primi a punteggio pieno cinque punti più avanti. Sconfitta che fa ancora più male perché a decretare la vittoria è una doppietta di un ottimo Ibrahimovic, servita su un piatto d’argento da un rigore ingenuo (volendo essere teneri) di Kolarov e da un buco dello stesso Kolarov, in collaborazione con D’Ambrosio che si fa beffare da Leao. Così al 16’ è già 0-2. Ci sono le attenuanti per un reparto in difficoltà causa Covid, ma anche quando era al gran completo ha palesato limiti che erano un lontano ricordo. 

Non si può dire molto sulla prestazione dell’Inter dalla difesa in su. Il centrocampo è di livello, Barella gioca la solita partita con testa e cuore, Vidal è un martello, Brozovic non sfigura. Sulle ali Perisic unisce pezzi pregevoli (assist sul gol di Lukaku che accorcia le distanze) a qualche esitazione, Hakimi, almeno nel primo tempo, è pericoloso su ogni ripartenza. Lautaro ruba sempre il passo ai difensori, anche se non è pericoloso al tiro, Lukaku crea molto, difende palla, segna e va vicino alla doppietta in almeno altre due occasioni, ma spreca anche. Eriksen perde l’ennesima occasione per dare un senso alla sua storia nerazzurra nei venti minuti in cui è stato in campo. È andata così, anche Hakimi fa la barba al palo di testa. Per segnare ci vuole un pizzico di fortuna e le occasioni ai nerazzurri non sono mancate, il gioco, a sprazzi, neppure. Il Milan ne ha avute due, non ha fallito e ha avuto quel pizzico di fortuna in più. Ma non ha rubato nulla, dimostrando di meritare la testa della classifica. 

 

INTER: Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Kolarov; Hakimi, Brozovic (22′ st Eriksen), Vidal (39′ st Sanchez), Perisic; Barella; Lukaku, L. Martinez. 

 

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Bennacer, Kessié (42′ st Tonali); Saelemaekers (17′ st Castillejo), Calhanoglu, Leao (17′ st Krunic); Ibrahimovic. 

 

MARCATORI: 13′ e 16′ Ibrahimovic (M), 29′ Lukaku (I)

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