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Euro 2032, Verona pronta a correre per diventare una delle sedi ospitanti

Il sindaco Damiano Tommasi: «Va progettata una struttura con un utilizzo polifunzionale in linea con i più moderni impianti europei e con la possibilità di andare oltre i soli eventi calcistici»

Euro 2032, Verona pronta a correre per diventare una delle sedi ospitanti.

Il traguardo raggiunto con l’assegnazione degli Europei 2032 è il primo importante step ottenuto dalla Figc di un percorso che vedrà ora le dieci città candidate iniziare un iter che si concluderà entro la fine del 2026, termine ultimo di presentazione dei progetti riguardanti gli stadi, quando si sceglieranno le sedi che ospiteranno le partite della manifestazione.

La candidatura congiunta dei due Paesi prevede che i gironi verranno divisi. Le città al momento inserite nella candidatura sono Verona, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari.

Verona ora è in corsa per rappresentare il nord-est nella maggiore competizione calcistica europea. Un lavoro assiduo, caratterizzato da incontri con il Ministero, la Figc, il Coni e la Lega Calcio Serie A che proseguiranno.

«L’obiettivo è quello di presentarsi con un progetto fortemente innovativo: va progettata una struttura con un utilizzo polifunzionale in linea con i più moderni impianti europei e con la possibilità di andare oltre i soli eventi calcistici», sottolinea il sindaco Damiano Tommasi, con delega allo Sport.

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