Serie A, 11^ giornata: l’Inter tenta la fuga, per il Milan è crisi nera.
Bologna-Lazio (1-0)
Il Bologna di Thiago Motta ha perso finora soltanto un match su cinque sfide casalinghe già disputate. La Lazio di Sarri è reduce da tre vittorie consecutive contro Atalanta, Sassuolo e Fiorentina. I rossoblu cambiano qualcosa rispetto all’ultima giornata di campionato. Posch e Beukema prendono il posto di De Silvestri e Bonifazi nei quattro di difesa. I biancocelesti rispondono schierando un interprete diverso nel tridente offensivo rispetto alla scorsa giornata: Pedro dal 1’ minuto al posto di Zaccagni.
Dominio evidente della formazione allenata da Sarri, che tenta di imbrigliare i padroni di casa con un pressing continuo e asfissiante. Alla Lazio manca un po’ di lucidità negli ultimi 30 metri. Bologna in grande sofferenza. La squadra di Motta non trova facilmente i suoi centrocampisti tra le linee. Partenza pazzesca dei rossoblu nella ripresa, con Saelemaekers che trova in orizzontale Zirkzee. Il numero 9 inventa un ottimo assist per Ferguson. Lo scozzese, tenuto in gioco da Marusic, supera Provedel col destro. La Lazio si spegne. I biancocelesti provano inutilmente ad aggirare il castello difensivo bolognese fino all’ultimo.
Salernitana-Napoli (0-2)
All’Arechi di Salerno si affrontano, in un derby tutto campano, la Salernitana di Inzaghi e il Napoli di Garcia. I granata cercano la prima vittoria della nuova gestione, dopo l’esonero di Sousa. I campioni d’Italia per rimanere aggrappati alla zona Champions. Inzaghi schiera Tchaouna, Candreva e Dia alle spalle dell’unica punta Ikwuemesi. Garcia risponde con i tridente formato da Raspadori, Politano e Kvaratskhelia.
Al 13’, la squadra granata esagera con gli scambi in una zona pericolosa del campo e il Napoli recupera palla, con Lobotka che serve dal limite dell’area Raspadori. Il numero 81 ha tutto il tempo di posizionarla sul destro e concludere a rete. Primo tempo giocato su ottimi ritmi e con poche interruzioni di gioco. Il raddoppio della squadra di Garcia arriva nel finale. Olivera serve Elmas sul fronte sinistro, con il macedone che si accentra e, dopo una finta verso destra, conclude in porta, insaccando il pallone dietro Ochoa. Con una rete per tempo, il Napoli si aggiudica il derby campano.
Atalanta-Inter (1-2)
I bergamaschi non hanno mai perso in casa e, inoltre, non hanno mai preso neanche un gol. I nerazzurri, al momento in testa alla classifica, vantano sei risultati utili consecutivi tra Champions e Serie A. Gasperini schiera in attacco Lookman e Scamacca dal 1’ minuto, pronti a subentrare De Ketelaere e Muriel. Inzaghi ne conferma 10 su 11 rispetto all’ultima partita contro la Roma: riposa Bastoni, scelto al suo posto De Vrij.
I nerazzurri perdono Pavard a causa di un trauma al ginocchio sinistro rimediato in un brutto scontro con Lookman, al suo posto entra Darmian. Al 37’ Musso travolge Darmian. Per l’arbitro Sozza è calcio di rigore. Çalhanoğlu parte dal dischetto e non sbaglia. Diversi i tentativi della Dea che tentano di impensierire l’Inter, specie grazie ai cross in area di Zappacosta.
Il raddoppio della squadra di Inzaghi arriva poco prima del 60’. Grazie ad un ottimo recupero di Mikhitaryan che apre per Lautaro che batte Musso con uno splendido tiro a giro sul secondo palo. Il gol di Scamacca, per l’1-2 definitivo, arriva dopo una manciata di minuti. Recupero di Lookman che ruba palla ad un distratto Dimarco per poi passarla a Scamacca che buca Sommer. Espulso Toloi nel finale. Tre punti importantissimi per l’Inter che allunga in classifica su Juve e Milan.
Milan-Udinese (0-1)
La squadra di Pioli non può permettersi di perdere altri punti nella rincorsa all’Inter. L’Udinese arriva a San Siro per trovare il primo successo in campionato. Il tecnico rossonero schiera per la prima volta dalla sua gestione al Milan la doppia prima punta: Giroud in coppia con Jovic. Leao a sinistra. Florenzi schierato a sinistra nella linea di difesa, vista l’indisponibilità dell’ultimo minuto di Theo. Cioffi conferma l’11 di Monza, con Pereyra alle spalle di Success e Samardzic in regia.
Dopo i primi 45 minuti, San Siro fischia i rossoneri per un primo tempo per nulla brillante della squadra di Pioli, rossoneri quasi mai pervenuti sotto porta. Udinese molto ordinata in difesa e abile a colpire in contropiede. Al 48’ Giroud mette Reijnders in porta. Il mediano prova uno scavino che si perde a lato di Silvestri. Il rigore che decide il match viene concesso al 60’. Festy entra in area, Adli lo tocca e l’arbitro Sacchi indica il dischetto. Forti proteste del Milan, il check del Var conferma la decisione del direttore di gara. Pereyra non sbaglia e batte Maignan.
Nel recupero, la squadra di Pioli, crea ben cinque occasioni ma un super Silvestri nega il gol a Florenzi e Giroud, con Okafor che non sfrutta un ottimo pallone a pochi metri dalla porta. Ancora fischi nel finale a San Siro: i rossoneri sono in crisi nera. Cioffi festeggia con i suoi la prima vittoria in campionato.
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