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Caso scommesse, Tonali ha puntato anche sul Milan: rischia un lungo stop. “Pieno sostegno” del Newcastle

Avendo scommesso solo sul Milan vincente, non si vedrebbe contestato l'illecito sportivo

Caso scommesse, Tonali ha puntato anche sul Milan: rischia un lungo stop. “Pieno sostegno” del Newcastle.

La squalifica di Sandro Tonali rischia di essere molto più lunga di quella patteggiata da Nicolò Fagioli. Il centrocampista del Newcastle, interrogato ieri per quasi 3 ore dalla Procura di Torino, ha ammesso, non solo di aver scommesso sul calcio, ma di averlo fatto anche sulle partite della sua ex squadra, il Milan.

Intanto i Magpies hanno promesso sostegno al calciatore con una nota stampa: “Il Newcastle United può confermare che Sandro Tonali è oggetto di indagine da parte della Procura italiana e della Federcalcio italiana (FIGC) in relazione ad attività di scommesse illegali. Sandro è pienamente impegnato nelle indagini e continuerà a collaborare con tutte le autorità competenti. Lui e la sua famiglia continueranno a ricevere il pieno sostegno del club. A causa di questo processo in corso, Sandro e il Newcastle United non sono in grado di offrire ulteriori commenti in questo momento”.

Avendo scommesso solo sul Milan vincente, Tonali non si vedrebbe contestato l’illecito sportivo (articolo 30). Il suo caso rientrerebbe nel perimetro giuridico dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, quello che punisce i giocatori che scommettono sul calcio con una pena minima di 3 anni.

Tuttavia aver scommesso sulla propria squadra rappresenterebbe comunque un’aggravante e quindi l’iter dell’ex rossonero pare già più complicato rispetto a quello seguito da Fagioli, che autodenunciandosi ha ottenuto il patteggiamento e un notevole sconto di pena.

Un elemento a favore di Tonali è il suo essersi mostrato collaborativo fin da subito. Pertanto, dunque, si ipotizza che la sua pena non possa andare oltre i 12 mesi di squalifica sul campo e i 6 mesi di prescrizioni alternative.

In mattinata due storie postate su Instagram da Niccolò Fagioli in cui il giocatore della Juventus parla della volontà di chiedere scusa “non solo ai tifosi bianconeri ma a tutti i tifosi del mondo del calcio”, lamentandosi per le “mille falsità” scritte sul suo conto.

L’unico dei tre destinatari di avvisi di garanzia che non è ancora stato ascoltato dalla pm Pedrotta è Zaniolo. Dai legali del giocatore dell’Aston Villa una conferma sulla sua linea difensiva: l’ammissione di aver scommesso su un sito illegale (senza essere a conoscenza che lo fosse), ma mai su partite di calcio.

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